mercoledì, Aprile 24, 2024

Lo Stato Immorale

Su tutti i giornali e tv lo scandalo per lo sfratto ai danni della nonnina terremotata di Fiastra. Episodi di profonda ingiustizia, sottolinea Beolchi l’autrice dell’artico, che non fanno che acuire gli animi degli italiani nel sentirsi indifesi da istituzioni che sembrano interessarsi solo di coloro che in questo momento rappresentano forse un business per alcuni o incarnano falsi ideologismi.

 

Fino all’ultimo ho sperato che Giuseppina, la nonnina novantacinquenne di Fiastra in provincia di Macerata, potesse restare nella casetta prefabbricata che si era fatta costruire su un terreno di sua proprietà in seguito al terremoto del 2016.

E’ una storia davvero brutta e io sono profondamente indignata e disgustata da tanta ottusa crudeltà.

Ormai in questo paese essere italiani è diventato pericoloso e sconveniente. Se Giuseppina fosse stata una rom o un’immigrata irregolare sarebbe stata più tutelata. A suo sostegno si sarebbero già espresse le più alte cariche istituzionali: presidente della repubblica, presidente del consiglio, presidente della camera e anche del senato. Perfino l’”accogliente” Bergoglio avrebbe perorato la sua causa. Per non parlare degli intellettuali della sinistra chic, degli attori e dei cantanti.

Invece davanti ad un’anziana italiana che chiede solo di poter morire nella sua terra, vicino alla casa dove ha vissuto per più di 70 anni con la sua famiglia, niente. Bisogna far rispettare il vincolo paesaggistico.

Naturalmente gli stessi vincoli paesaggistici non valgono né per i campi rom abusivi, né per le bidonville degli immigrati clandestini, né per le moschee abusive delle nostre città.

Quando vi sentirete in dovere care, si fa per dire, istituzioni di difendere anche il decoro delle nostre stazioni, dei nostri parchi, dei nostri monumenti?

A quando la lotta contro l’abusivismo di ‘ndrangheta , camorra  e mafia che hanno devastato territori bellissimi?

Purtroppo la storia di Giuseppina e’ l’emblema di un paese impietoso verso gli italiani onesti. Tanto è indulgente e comprensivo verso gli immigrati, i rom e i criminali quanto è implacabile, ingiusto e vessatorio verso i propri concittadini.

Solo la mobilitazione popolare è sorta spontaneamente al fianco di Giuseppina dimostrando ancora una volta lo scollamento che c’è tra la politica, la magistratura, gli ambienti radical chic e il popolo.

Schopenauer diceva che: “la compassione è la base della moralità”. Per Giuseppina, almeno fino ad ora, lo stato italiano la compassione non l’ha avuta. Conclusione: questo è uno stato immorale.

Beolchi Daniela
Beolchi Daniela
Dopo aver lavorato tanti anni al Corriere della Sera ora sono felicemente in pensione e posso dedicarmi a ciò che mi interessa e che amo: gli animali, la natura, l’arte e la storia. Sono convinta che se gli uomini traessero insegnamento da uno studio attento della storia eviterebbero di ricadere sempre negli stessi errori alimentati dalla sete di potere e di ambizione di pochi che rovinano la vita di molti.
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