Priva di equilibrio, sopraffatta dal nebulare universo che, seppur, inetto a scavare nell’intima psichicità, tutto avvolge, la metamorfosi del femmineo pensiero, trova, finalmente, le proprie radici.
Con delicata sensualità, una donna espone parti del proprio corpo che, seminudo e ricoperto da un drappo, il cui rosso, caldo e avvolgente, simboleggia le più forti e confliggenti emozioni, diviene metafora della proiezione esterna del proprio Io.
Se le ali della dea alata fungono da personificazione della vittoria, lo sguardo del soggetto immortalato che non perviene all’osservatore, occultato da folti capelli, si tramuta nella certezza di un utopico futuro.
“Miraggio”, scatto fotografico dell’artista Anna Celani, emblematizza, innanzi alla mia mente, l’eterno contrasto tra il desiderio che arde e il suo affogare nel vuoto inverno dell’inappagato volere.
