Ancora oggi, in piena diffusione mondiale del virus SARS-CoV-2, agente responsabile dell’attuale malattia detta COVID-19, parole e insegnamenti che vengono dal passato, e in particolare dalla bocca di uno spirito illuminato, quale fu il conte di Cagliostro, non possono più essere ignorati in nome del benessere di chi soffre nel corpo e nella psiche, a dimostrazione che i vecchi suggerimenti in materia di salute pubblica sono sempre validi e più attuali che mai, da mettere in opera con discernimento e competenza, ma senza trascurare tutti i provvedimenti socio-sanitari finora intrapresi, e senza sottovalutare i documenti ufficiali sugli aspetti clinico-terapeutici e sull’evoluzione epidemiologica della pandemia in corso.
Se da un lato dobbiamo consentire che la Scienza adempia alle sue funzioni istituzionali, d’altro canto è ugualmente corretto non trascurare i tipici meccanismi di risposta di ciascun individuo agli stimoli nocivi, e potenziare le difese personali, onde evitare che la compromissione fisica coinvolga anche la sfera psichica, cosa che, purtroppo, si riscontra soprattutto nei postumi della malattia, detta long-covid, in cui si possono manifestare lesioni, a volte assai durature, sia di carattere fisico (deperimento organico e difficoltà respiratorie) che comportamentale (alterazioni dell’umore e decadimento cognitivo).
Così, seguendo il consiglio di personaggi illuminati, già vissuti in un tempo assai lontano, ma sempre a noi vicino per spirito di solidarietà d’anima, il compito per ristabilire l’equilibrio psico-fisico di chi ha bisogno di cure, potrà essere ottenuto in modo più facile, meno gravoso e maggiormente risolutivo.