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ELOGIO ALL’AMICIZIA

| Ganzetti Raffaella |

Quando gli incontri assumono sapori diversi nella vita di ciascuno di noi

Ho sempre creduto, anche per il lavoro che ho svolto, nell’importanza dell’incontro da cui scaturisce una reazione che se positiva, porta le persone a scambiarsi pezzetti di vita che rimarranno nei ricordi anche dopo diversi anni. Accade che gli incontri diventino frequentazioni e nel tempo delle amicizie, delle relazioni importanti.

Lungo il cammino della nostra vita chissà quanti incontri abbiamo fatto ma quali di questi sono diventati rapporti duraturi nel tempo? Possiamo forse contarli sulla punta delle dita e possiamo ritenerci fortunati di avere incontrato nella vita almeno un vero amico.

Ma cos’è l’amicizia? E’ una domanda complessa a cui non è facile rispondere. Per me è condivisione empatica, da cui nasce un sentimento di bene, di solidarietà e stima. Un sentimento di rispetto delle scelte dell’altro anche quando non si condividono, un esserci nella gioia e nei dolori e soprattutto un sentimento profondo di lealtà che impedisce a questo rapporto d’esistere solo per bisogno o per uso.

Nella mia vita ho avuto la grande fortuna di incontrare l’amicizia vera. Poche persone con cui da molti anni condivido la vita sia nel bene che nel male, ma purtroppo ho incontrato anche persone che si sono rivelate, nel tempo,  non leali anzi sono riuscite a farmi molto male senza che io me ne accorgessi …

Ma come sempre quando le relazioni non  sono pure prima o poi si distruggono lasciandoci mille domande. Ma cosa è successo? Perché non mi hanno parlato? Perché sono scomparse? Ma io cosa ho fatto, perché non mi sono accorta. La delusione diventa massima quando vieni non solo colpita ma le persone “amiche” infieriscono su dite senza nessuno scrupolo … Allora ti chiedi: “Ma il famoso bene dov’è, cos’è? E’ qualcosa che può repentinamente assumere aspetti oscuri e far sì che tu possa uccidere colui che ti aiutato, ascoltato e che ritenevi un grande amico?”

Ti ho dato il cuore e tu mi ripaghi infilandoci un pugnale … Mi devo però anche chiedere, per onestà intellettuale, il perché uno diventi cieco nella relazione. Si è sempre in due in un’amicizia almeno che si tratti di un gruppo di amici, ma lì è tutta un’altra storia!

A quanti di voi sarà capitato … Quanto dolore, quanta rabbia, quanto non capire perché la miseria umana deve esplodere e non tenere presente che forse le parole, anche se faticano ad uscire, sono il mezzo della chiarezza e prima che la lama affondi nel cuore di un amico bisognerebbe fermarsi e comunicare almeno in nome di quell’amore di cui tempo prima si parlava.

E poi ci rimangono tante cicatrici, si vorrebbe chiudere con le persone rifugiarsi in un angolo di natura. Ma la vita ci porge sempre delle risorse inaspettate, così come i nuovi incontri ci portano nuove energie. Non dobbiamo chiuderci nella delusione ma sperare che ogni nuovo incontro possa portarci dei semi da cui far germogliare nuove piante, da curare, rispettare ed amare.

Buona Vita.

Ganzetti Raffaella

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