sabato, Aprile 27, 2024
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 Lo IUS SOLI: la grande sostituzione

Lo IUS SOLI è un’altro tassello verso la grande sostituzione: gli immigrati per sostenere le pensioni e i costi della popolazione italiana sempre più anziana. Schiavi senza radici, cultura e appartenenza con la funzione prioritaria di “consumare” i prodotti scadenti delle multinazionali.

Molte scelte e dichiarazioni  fatte fino ad ora dal governo italiano sembrano avere come scopo quello d’invogliare sempre più africani ed asiatici a trasferirsi in Italia.

La motivazione principale sarebbe che gli italiani non fanno figli a sufficienza e il paese corre il rischio di essere popolato prevalentemente da anziani.

Per risolvere il problema basterebbe creare le condizioni affinché i nostri giovani potessero trovare un lavoro stabile e di conseguenza crearsi un futuro e farsi una famiglia. Invece le “belle menti” che ci governano cosa fanno? Ligie ai diktat dell’ideologia mondialista, ci sostituiscono con gli immigrati.

Il tutto condito da discorsi intrisi di nauseante buonismo che in realtà nascondono tanta ipocrisia  e interessi non certo nobili.

Nei prossimi anni in Africa la demografia raggiungerà picchi insostenibili. Invece di intervenire con campagne per sensibilizzare la popolazione all’uso dei contraccettivi, si pensa di sradicare e spalmare questi individui nel vecchio continente. Quasi esclusivamente in Italia e in parte in Grecia. Il risultato sarà’ che queste persone accetteranno di lavorare con retribuzioni sempre più’ basse e quindi se vorremo lavorare, tutti dovremo adattarci a compensi sempre più ridotti.

Praticamente sta prendendo piede una nuova forma di schiavitù. Schiavi senza radici, cultura e appartenenza con la funzione prioritaria di “consumare” i prodotti scadenti delle multinazionali.

L’Istat nelle recenti proiezioni demografiche rileva che nei prossimi 40 anni, senza lo ius soli, la popolazione straniera arriverà a 20 milioni di persone. Con lo ius soli si arriverà in 20/30 anni a superare la popolazione italiana. Acquisendo cittadinanza e diritto al voto cambierebbero totalmente gli equilibri sociali e politici del paese. Una prospettiva che mi sembra davvero inquietante.

Del resto sono proprio i proprietari delle multinazionali, i banchieri e i finanzieri l’élite mondialista che governa il mondo occidentale.

Fatta questa riflessione riesco a spiegarmi come mai, con tutti i problemi che questo disgraziato paese ha, il nostro governo non trovi di meglio che tentare di far approvare a tutti costi lo IUS SOLI.

Un governo non eletto dal popolo (il quarto che ci viene calato dall’alto) non può avere l’arroganza d’imporci un provvedimento che avrà ripercussioni gravi sulla nostra vita e sul nostro già malandato stato sociale.

In televisione e sui principali giornali si affannano a ripeterci come un mantra che si tratta di una questione di civiltà dare la cittadinanza ai bambini stranieri nati in Italia e che parlano la nostra lingua ecc.ecc.

Io penso che non sia sufficiente nascere in Italia per essere e sentirsi italiani. Bisogna condividere cultura, tradizioni e senso di appartenenza. La stragrande maggioranza degli immigrati che approdano sulle nostre coste provengono da paesi musulmani con una cultura, una fede e una cultura del diritto troppo lontane da quelle occidentali che, è sotto gli occhi di tutti, sono in pochi a voler fare proprie.

Ogni nazione ha diritto di gestire e regolare l’afflusso di gente che vuole entrare ad ogni costo. Solo l’Italia continua a non porsi il problema di quante persone si possono accogliere dignitosamente per gli stranieri e per gli italiani che ormai sono ridotte solo a pecore da tosare. Inoltre temo che la nostra cultura ormai priva di valori portanti, sorretta solo dall’edonismo e dalla voglia di libertà sfrenata e senza limiti etici, non reggerà l’assalto ideologico dell’islam.

Curioso è anche vedere come la chiesa cattolica vada serenamente incontro al proprio suicidio e si dimostri particolarmente attiva nel sostenere questa evidente sostituzione di popoli e, con un’ingerenza davvero inaccettabile nelle politiche del paese, affermi che non sia in atto una vera e propria invasione.

E’ evidente che pur di difendere lo IUS SOLI e la redditizia industria dell’accoglienza mente spudoratamente.

Beolchi Daniela
Beolchi Daniela
Dopo aver lavorato tanti anni al Corriere della Sera ora sono felicemente in pensione e posso dedicarmi a ciò che mi interessa e che amo: gli animali, la natura, l’arte e la storia. Sono convinta che se gli uomini traessero insegnamento da uno studio attento della storia eviterebbero di ricadere sempre negli stessi errori alimentati dalla sete di potere e di ambizione di pochi che rovinano la vita di molti.
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