Ada Nori: la soglia profonda delle Baccanti.
In “Le Baccanti”, Ada Nori apre una soglia emotiva in cui forme, oscurità e luci si muovono come parti profonde della psiche.
Una composizione di grande respiro, un punto di svolta in cui bagliore e ombra si inseguono come due verità che non possono esistere l’una senza l’altra.
Si avverte il richiamo alle Baccanti di Euripide.
Un dipinto, quindi, che non rappresenta una semplice citazione, bensì la stessa tensione tra impulso e rivelazione, tra ciò che affiora e quanto resta nascosto.
Un gruppo di figure si delinea da una zona scura e compatta, ed è qui che l’occhio si ferma e il forte sentire comincia a parlare.
Queste presenze sono parti profonde, ancestrali, memorie che abitano i livelli bassi della coscienza. Le velature dense, sovrapposte, interrotte da improvvise aperture, raccontano un mondo in attesa, non ancora disposto a mostrarsi del tutto.
Da questa massa scura, due donne si staccano con decisione.
Una, in piedi, porta in sé un’urgenza: il braccio teso, il passo che incide la tela, il volto chiaro scolpito dalla luce.
È la parte del sé che trova il coraggio di emergere.
L’altra, più bassa e vicina alla terra, è la componente istintiva: un corpo che ascolta, percepisce, si radica, forse, più vulnerabile e autentico.
La tecnica dell’artista sembra sostenere questo contrasto.
L’olio diventa materia emotiva: vibra, vive, non chiude mai del tutto le forme. I contorni si perdono e si ritrovano, come se la pittura stessa cercasse di capire fin dove può spingersi. La transizione cromatica, dai viola cupi ai bianchi, dona voce a uno stato interiore: il chiarore rivela e l’ombra protegge.
“Le Baccanti” costituisce una condizione: quella di chi sente la spinta a superare i propri confini intimi, portando con sé il proprio rimosso.
È una metafora del divenire, del riconoscere le parti più recondite senza esserne travolti, un movimento interiore che risuona, per intensità, con il conflitto profondo evocato da Euripide.
Nel dialogo tra arte e psicologia, tra gesto pittorico e trasformazione, l’opera trova la sua forza, raccontando in primis un passaggio.
Non solo un mito, dunque, ma anche il modo in cui una metamorfosi prende forma.

” Le Baccanti” fa parte delle opere esposte alla mostra personale di Ada Nori “Ungravity”, in programma dall’8 al 25 novembre 2025 presso la Galleria Civica Ezio Mariani di Seregno.
Orari visita: dal lunedi al venerdì dalle 15.00 alle 19.00; sabato e domenica 10.30 12.30 / 15.00–19.30
Ente organizzatore Associazione InfinityArt
Mara Cozzoli