“VARIAZIONI”. Angelo Molinari.
La mostra di Angelo Molinari apre la stagione 2022 presso Fondazione Calderara.
L’esposizione, intitolata VARIAZIONI, tema ricorrente anche in Calderara, presenta alcune opere recenti dell’artista Angelo Molinari, realizzate in tela, pvc e carta.
I dipinti in mostra sono caratterizzati da una gestualità guidata dove, a monte del gesto immediato della mano che guida i pennelli si cela una ricerca sulle strutture che ricorrono nella percezione visiva e sui rapporti numerici che le regolano. Il risultato sono delle composizioni fortemente dinamiche, tendenti verso un equilibrio all’interno dei segni tracciati. La pittura di Molinari, nei lavori più recenti, realizzati con le superfici plastiche trasparenti, si compone di segni e colori che si affiancano, sovrappongono e abbracciano tra loro, dando ogni volta una diversa percezione dell’opera che si trasforma in modo imprevedibile e continuamente nuovo.
L’artista ha realizzato per l’occasione anche una installazione site specific dal titolo “Alle spalle dell’azzurro del lago” una serie di quattro dipinti che abbracciano le colonne del loggiato della Fondazione Calderara.
A illustrare arte e tecnica dell’uomo è Elisabetta Longari, docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera : “La pennellata di Molinari è una scia temporale, incandescente come una Cometa, i supporti trasparenti rendono ancora più leggibili i numerosi passaggi, applicati in diversi tempi, enfatizzando la mobilità percettiva del dialogo fra le varie parti. Qua e là dei cunei aguzzi di colore a stesura piatta applicati a collage bloccano il gioco delle trasparenze e indirizzano lo sguardo verso altre zone. Quali colori predilige il pittore? In primis il bianco, il rosso e il nero, ovvero la triade originaria carica di simbologie ataviche; un posto speciale ha anche il blu, nelle sue diverse gradazioni di azzurri e celesti, che similmente al verde, stabilisce una relazione più esplicita con gli elementi naturali, come in questo caso viene anche confermato dal titolo della serie dei quattro dipinti che si aggrappano alle colonne del loggiato della Fondazione Calderara. La selva intricata e trasparente di scie di sé che il gesto di Molinari lascia, restituisce la risonanza di ciò che l’ha generato. Autore e fruitore sono collegati da profonda empatia. Variabile”.
Circa la sua partecipazione a questa nuova stagione artistica di Fondazione Calderara, Angelo Molinari spiega: “Poter esporre le mie opere in Fondazione Calderara è stato molto interessante. Con mia sorpresa Io e atmosfera di questa luogo si sono fatti sentire, sia nella scelta dei quadri da esporre che nella realizzazione di alcune opere dipinte per questa mostra. Un diaogo silenzioso, appena percepibile, difficilmente spiegabile ma che mi ha influenzato. Un pò di magia che ha dato alle mie larghe pennellate un pò di forza”.
La mostra, a cura di Paola Bacuzzi ed Eraldo Misserini , è accompagnata da un catalogo con testi di Elisabetta Longari, allestita nelle sale che si affacciano sullo spazio verde della secentesca sede di Fondazione Calderara è aperta fino al 31 luglio.