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Biotestamento. Scegli adesso. Adesso che puoi.

Spot, affissioni, uno sportello con medico e psicologo, una linea di orientamento e un progetto nelle scuole: VIDAS lancia una campagna d’informazione per promuovere il diritto alle DAT.

Un incidente, l’improvviso aggravarsi di una malattia possono impedire di manifestare le proprie volontà su quali trattamenti sanitari accettare e quali no. Per questo in Italia esiste una legge, la 219/2017, che sancisce il diritto di esprimere queste scelte prima, nel pieno delle proprie facoltà mentali, attraverso la stesura delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), il cosiddetto biotestamento.

Nonostante la legge sulle DAT sia in vigore da quasi quattro anni, di testamento biologico si parla ancora poco e in modo impreciso, confondendolo spesso con l’eutanasia. In base alle più recenti stime, infatti, in Italia meno dell’1% della popolazione ha redatto le DAT e solo il 19% dichiara di conoscere bene la legge che le regola e le procedure per depositarle correttamente*.

Alla luce di questi dati VIDAS (Volontari Italiani Domiciliari per l’Assistenza ai Sofferenti), da 39 anni impegnata a offrire assistenza ai malati inguaribili e alle loro famiglie, ha deciso di fare un’azione concreta per favorire l’informazione corretta e imparziale su questo strumento così importante. Il testamento biologico, infatti, non solo garantisce il diritto all’autodeterminazione, ma rappresenta un gesto di responsabilità verso i propri cari, sgravandoli dall’incombenza di dover decidere per conto nostro nei momenti più difficili.

Così è nata la campagna di sensibilizzazione“Biotestamento. Scegli adesso. Adesso che puoi”, con il patrocinio di Pubblicità Progresso, che VIDAS promuove in tutta l’Italia nei mesi di novembre e dicembre (il 14 dicembre ricorre l’anniversario dell’approvazione della legge 219 in Senato), con spot informativi trasmessi a titolo gratuito dalle principali emittenti radio e tv nazionali e locali, affissioni tradizionali e digital e una serie di servizi gratuiti rivolti ai cittadini che desiderano sapere di più sul testamento biologico.

Tra questi lo Sportello Biotestamento, che offre la consulenza di un medico palliativista e di uno psicologo nella stesura delle DAT (ha sede a Milano in via Ojetti 66 e ora è attivo solo in modalità digitale, per info e appuntamenti tel. 02 725111; biotestamento@vidas.it), la linea telefonica di primo orientamento a cui rispondono volontari VIDAS appositamente formati (tel. 02 72511 583, da lunedì a giovedì, dalle 14 alle 16), la pagina web dedicata vidas.it/scegli-adesso con tutte le informazioni utili e un miniguida da scaricare.

“La scarsa conoscenza, spesso inficiata da pregiudizi di parte, di questo diritto e della legge che lo stabilisce, ci ha spinto a colmare il vuoto di informazione con un’azione di pubblica diffusione che auspichiamo possa essere la più ampia e capillare possibile” afferma Ferruccio de Bortoli, presidente VIDAS e testimonial della campagna. Con lui hanno aderito alcuni personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra loro la conduttrice tv Caterina Balivo, la speaker radiofonica Petra Loreggian, la psicologa Silvia Vegetti.

Finzi, il musicista Saturnino. Le loro testimonianze video sono disponibili sulla pagina web della campagna.

L’iniziativa di informazione e sensibilizzazione promossa da VIDAS si rivolge inoltre ai più giovani, la cosiddetta generazione Z, con un progetto di didattica attiva sui temi del biotestamento realizzato in collaborazione con La Fabbrica nei prossimi due anni. I ragazzi di 80 classi appartenenti a scuole superiori secondarie di tutta Italia avranno così l’opportunità di sviluppare consapevolezza sulla legge 219, nell’ambito dell’educazione civica e trasversalmente a tante altre materie, attraverso workshop e laboratori ispirati alla metodologia del debate, ovvero il dibattito tra opinioni diverse. Le classi parteciperanno infine a un concorso che premierà il miglior contenuto di comunicazione creativo e d’interesse sociale (articolo, video, animazione, ecc.) ideato dai ragazzi per far conoscere e diffondere la legge sul testamento biologico ai cittadini.

COS’È IL BIOTESTAMENTO

Il testamento biologico è un atto scritto nel quale ciascuna persona maggiorenne, nel pieno delle facoltà mentali, può esprimere le proprie volontà in merito ai trattamenti che intende ricevere o rifiutare. Ciò nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità ad esprimere il proprio consenso o dissenso alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche celebrali irreversibili e invalidanti.

COME REDIGERLO E DOVE DEPOSITARLO

Il testamento biologico può essere redatto in diverse modalità:

– per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, alla presenza di un funzionario pubblico designato o attraverso un qualsiasi pubblico ufficiale, come un notaio;

– per scrittura privata consegnata personalmente presso l’ufficio di stato civile del proprio comune di residenza, che provvede all’annotazione nell’apposito registro (ove istituito);

– attraverso la compilazione di un modulo da consegnare alle strutture sanitarie competenti, nelle regioni che abbiano regolamentato la raccolta delle DAT;

per i cittadini italiani all’estero, presso gli Uffici consolari italiani.

Qualora le condizioni fisiche siano compromesse e non sia possibile procedere alla redazione di un testo scritto, le DAT possono essere espresse anche attraverso videoregistrazione o tramite qualunque dispositivo consenta alla persona di comunicare. Allo stesso modo possono essere modificate, revocate o rinnovate in qualsiasi momento.

I testamenti biologici conservati presso notai, comuni, strutture sanitarie competenti e consolati italiani all’estero vengono poi trasmessi e inseriti nella Banca dati nazionale delle DAT, attivata il 1° febbraio 2020.  Il disponente, il fiduciario eventualmente da lui nominato e il medico che ha in cura il disponente possono accedere ai servizi di consultazione delle DAT attraverso autenticazione SPID o CNS.


Mara Cozzoli

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