
IL FASCINO DELLA NEBBIA
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ToggleLa vista offuscata lascia spazio alla fantasia dove le
ombre divengono personaggi della nostra creatività l’importante che non si trasformino in paure non facendoci vivere attimi incantati che la nebbia può regalarci
La nebbia, in genere, è un fenomeno poco amato ma per me non privo di fascino. Con il suo velo nasconde le cose che ci circondano e suscita emozioni, ricordi e perfino
poesia.
Negli ultimi anni i fenomeni nebbiosi si sono attenuati anche qui in pianura padana che è, per la sua conformazione geografica e la sua ricchezza di acque, il regno incontrastato delle nebbie.
Anni fa era una presenza quasi costante nei mesi invernali almeno al mattino e alla sera. Era biancastra o grigiastra, fitta, tanto che si diceva che si poteva “tagliare con il coltello”.
Nei giorni di nebbia l’aria è umida, fredda e in certi casi si possono addirittura avvertire le goccioline di umidita’ addosso. Tutto questo potrebbe far pensare a qualcosa di sgradevole e in parte lo e’. Ma, nonostante ciò, la nebbia ha anche un lato romantico.
Come non provare attrazione per i paesaggi offuscati e sfocati? Per la bellezza dei viali alberati velati e dei corsi d’acqua dai quali la nebbia sale come un’ombra grigia?
Ammetto, però, che il piacere di osservare la nebbia si gode al meglio dietro ai vetri rimanendo al calduccio domestico senza dover affrontare le insidie e i disagi che la sua scarsa visibilita’ comporta.
Vi lascio con una poesia di un grande poeta del 900 Giuseppe Ungaretti. Buona lettura!
Dopo la nebbia
Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle.
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore
del cielo.
Beolchi Daniela
