sabato, Luglio 27, 2024
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BILDERBERG L’INCONTRO DEI POTENTI DELLA TERRA

Come ogni anno i grandi del mondo economico, finanziario, politico e una delegazione di giornalisti si sono riuniti a porte chiuse in un lussuoso albergo per discutere dei grandi problemi a livello globale.Quest’anno l’appuntamento è stato dal primo al quattro giugno a Chantilly in Virginia.

I potenti della terra si riunirono in gran segreto la prima volta nel 1954 nell’albergo Bilderberg di Oosterbeek in Olanda e da lì presero il nome.

Da allora si sono incontrati a porte chiuse tutti gli anni. Il loro seminario dura tre giorni e non trapela nulla delle loro discussioni. Sono riusciti per tantissimi anni a mantenere nascoste le convocazioni di queste riunioni. Evidentemente ad un certo punto uno o più partecipanti sono venuti meno alla consegna del silenzio e si è venuti a scoprire l’esistenza di questa specie di governo ombra mondiale.

Per saperne di più vi consiglio la lettura del libro di Daniel Estulin: “Il club Bilderberg. Storia segreta dei padroni del mondo”.

Ormai il potere si è concentrato nelle mani di poche potentissime famiglie come: i Rockefeller, i Rotschild, i Morgan, le famiglie reali europee, gli Agnelli ecc.

Dalle riunione del Bilderberg, della Commissione trilaterale e del Council on foreign relations escono le maggiori figure di potere del mondo occidentale. Ad esempio: i direttori dei principali servizi segreti come l’FBI e la CIA, i segretari della NATO, i direttori dei principali mass media sia cartacei che televisivi e anche i presidenti americani (quando stranamente non ci riescono tentano di farli decadere).

Vengono anche stabiliti i principali accordi commerciali come il Nafta (accordo nordamericano per il libero scambio), il Gatt (accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio) sostituito dal W.t.o. (organizzazione mondiale del commercio).

Naturalmente vengono anche fissate le linee guida dei programmi delle centrali della globalizzazione come il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale.

Le dichiarazioni significative e sconcertanti di David Rockefeller, banchiere americano morto a 102 anni il 20 marzo di quest’anno e uno dei fondatori del Bilderberg e della Trilaterale, dovrebbero farci riflettere. Diceva: “Alcuni credono che la mia famiglia voglia sviluppare una struttura socioeconomica il cui fine è controllare il mondo. Se questa è l’accusa mi dichiaro reo confesso” ed anche: “Sono certo che il mondo odierno sia pronto alla creazione di un solo grande governo mondiale. Un’entità sovranazionale controllata da un’élite intellettuale e imprenditoriale accuratamente scelta. La gestazione sarà in mano alle banche. Credo che questo progetto sia di gran lunga preferibile all’autodeterminazione nazionale esercitata in tutti questi anni.”

Capite cos’hanno in mente questi signori? Un’oligarchia mondiale non eletta dal popolo nelle cui mani concentrare tutta la ricchezza e il potere. Purtroppo pare che, a causa di una buona parte di politici assoggettati a questo progetto e quindi incuranti delle esigenze e delle problematiche reali delle popolazioni e dall’ignavia e disinformazione delle popolazioni stesse, il loro progetto stia facendo passi da gigante.

Fra i partecipanti internazionali più conosciuti di quest’anno troviamo: Jose’ Manuel Barroso (ex presidente della commissione europea ora alla banca d’affari Goldman Sachs),Christine Lagarde (presidente del fondo monetario internazionale), il re d’Olanda.

Fra i partecipanti italiani: John Elkann (presidente FCA), la fisica Fabiola Giannotti (direttrice del Cern), Sandro Gozi (segretario di stato per gli affari europei e membro di spicco del PD) e tre giornalisti: Lilli Gruber ( La 7 che ha già partecipato più volte ), Maurizio Molinari (direttore de La Stampa) e Beppe Severgnini (fresco direttore del magazine Sette del Corriere della Sera).

Vi confesso che resta per me un mistero capire come sia possibile partecipare ad un evento simile accettando di non scrivere nemmeno una riga.

Foto:Arianna editrice

Allora a quale scopo i giornalisti partecipano a questi meeting? Forse diffondere in maniera costante e subliminale attraverso i loro giornali e i loro programmi televisivi le teorie care ai potenti della terra in modo che inconsapevolmente le popolazioni finiscano per assorbirle ed accettarle come se fossero le migliori opportunità?

Beolchi Daniela
Beolchi Daniela
Dopo aver lavorato tanti anni al Corriere della Sera ora sono felicemente in pensione e posso dedicarmi a ciò che mi interessa e che amo: gli animali, la natura, l’arte e la storia. Sono convinta che se gli uomini traessero insegnamento da uno studio attento della storia eviterebbero di ricadere sempre negli stessi errori alimentati dalla sete di potere e di ambizione di pochi che rovinano la vita di molti.
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