martedì, Aprile 23, 2024
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TELEFONO AMICO: «ASCOLTO NON STOP PER CHI É SOLO A NATALE».

Servizio di ascolto attivo h24 dalle ore 10 del 24 dicembre alla mezzanotte del 26 dicembre. «Nel 2018 ricevute oltre 300 richieste di aiuto in tre giorni». In campo 250 volontari, che si alterneranno nei centri di ascolto. 

«Le feste di Natale sono un periodo particolarmente delicato per chi vive momenti di fragilità: nel 2018, tra il 24 dicembre e il giorno di Santo Stefano, abbiamo ricevuto oltre 300 richieste di aiuto da parte di persone sole o in difficoltà».  A renderlo noto è la presidente di Telefono Amico Italia Monica Petra, annunciando che, anche quest’anno, nel periodo di Natale l’organizzazione di volontariato non interromperà il servizio di ascolto neanche di notte.

«Saremo attivi h24 dalle ore 10 del 24 dicembre alla mezzanotte del 26 dicembre – spiega – con 250 volontari pronti a rispondere alle chiamate di chi si sente solo, sta male o ha qualche problema che lo tormenta e, a Natale, ha ancora più bisogno di una voce amica».

Telefono Amico Italia, grazie a 500 volontari che operano in 20 centri locali distribuiti su tutto il territorio nazionale, da oltre 50 anni ascolta le persone che hanno bisogno di aiuto garantendo il totale anonimato. «Nel solo 2018 – sottolinea Monica Petra – abbiamo raccolto circa 50 mila richieste di sostegno, offrendo quasi 9mila ore di assistenza telefonica e ascolto».

«In questi giorni di festa – aggiunge – veniamo contattati prevalentemente da uomini con età compresa tra i 46 e i 65 anni. Le difficoltà segnalate con maggiore frequenza sono legate alla solitudine e a problemi familiari: molte persone ci contattano semplicemente sentirsi meno sole la notte di Natale».

Il servizio di ascolto di Telefono Amico – attivo 365 giorni all’anno – è raggiungibile attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it oppure attraverso il numero unico 199.284.284.         
I volontari che rispondono alle telefonate e alle e-mail delle persone che hanno bisogno di aiuto offrono supporto attraverso l’ascolto empatico, il dialogo e la valorizzazione delle risorse interiori. «L’obiettivo è restituire benessere emozionale alle persone in difficoltà, senza mai esprimere giudizi e garantendo il totale anonimato», spiega la presidente di Telefono Amico, ringraziando tutti i volontari che, anche quest’anno, hanno deciso di donare parte delle vacanze di Natale alle persone in difficoltà.

TELEFONO AMICO ITALIA è una organizzazione di volontariato che aiuta a superare le tensioni emotive e a far ritrovare benessere nelle relazioni personali, promuove la cultura dell’ascolto empatico come fattore di salute emozionale e di contrasto alla solitudine. Offre un servizio anonimo, indipendente da ideologie politiche e religiose, nel rispetto delle idee e del disagio di chi chiama. È membro del comitato internazionale di Ifotes (International Federation of Telephone Emergency Service), l’organizzazione internazionale che riunisce le helpline in Europa e nel mondo.

IL NUMERO UNICO. Telefono Amico Italia è raggiungibile attraverso il numero unico 199.284.284 e risponde 365 giorni all’anno grazie a 500 volontari. Il servizio è gratuito e attivo in tutta Italia dalle 10.00 alle 24.00.  A carico di chi chiama solo il costo della telefonata: da telefono fisso 0,06 euro alla risposta e 0.024 euro al minuto, Iva compresa. Per i cellulari il costo varia in funzione dell’operatore telefonico. È possibile accedere al servizio anche compilando un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it

Ufficio Stampa: Atlantis Company, 02.367529.62
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Ganzetti Raffaella
Ganzetti Raffaella
Sono nata a Milano ormai molti anni fa e nella mia faticosa vita ho effettuato tante esperienze sia umane che professionali. Ho avuto inizialmente esperienze con bambini anche se il mio interesse si è sempre rivolto alla fascia adolescenziale o giovane adulti. Ho avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con persone con disabilità sia grave che lieve che ai limiti inferiori di norma, occupandomi dell’aspetto educativo e successivamente terapeutico. L’esperienza mi ha portato a ideare modelli d’intervento sempre maggiormente centrati sulla persona che è l’unico protagonista della sua vita anche in caso di disabilità. Nelle diverse formazioni che ho effettuato a genitori e a personale che si occupa di sociale ho sempre cercato di far comprendere l’importanza dell’ascolto empatico, del contenimento emozionale elementi che nel tempo sono diventati la base del mio metodo. Già Direttore Responsabile di un altro giornale on line la cui redazione era formata da persone con disabilità ora mi accingo a portare avanti un nuovo progetto “Milano più Sociale”
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