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I Belottiani ed Hélène Barro

 

Una novità per “Milano più Sociale”: sono arrivati i Belottiani, redattori che impareremo a conoscere nel tempo attraverso i loro articoli. Oggi hanno preparato e realizzato per noi l’intervista ad Hélène Barro una Graphic Designer freelance specializzata in Arti visive. Secondo l’artista “Un grafico deve saper dire tutto senza bisogno di parole” e grazie al suo percorso artistico-professionale, Hélène si approccia alla grafica in maniera minuziosa, elaborando nuovi stili e dando sempre grande attenzione al dettaglio. I Belottiani la hanno così intervistata per noi.

Da quanto tempo svolgi questo lavoro? <<Sono dieci anni che faccio la Graphic Designer ma è da poco che ho aperto la Hélèn Barro Gallery.>>

Com’è nata questa passione? <<Disegno da sempre, dopo le superiori ho studiato grafica, ho proseguito con l’Accademia delle Belle Arti e poi ho conseguito il diploma accademico all’AANT Roma specializzandomi in Brand Identity e nell’Interface Design, in generale ho sempre avuto una predisposizione per le idee e nuovi progetti.>>

Era il tuo sogno da bambina? <<Si, ho sempre disegnato con passione e a livello professionale sto avendo delle buone soddisfazioni. Infatti quello che sono riuscita a creare ha, fino ad oggi, dei risvolti sempre più positivi.>>

Che tecniche usi e a cosa ti ispiri nelle tue opere? <<Qualsiasi tecnica pur di riuscire a rappresentare quello che ho in testa. Spazio dal disegno a matita in bianco e nero sino all’uso della materia. Mi ispiro alla natura, al colore, ai sentimenti, alle emozioni. Tutto quello che ci circonda. Non è solo l’istinto a muovermi ma ho delle idee che vincolo attraverso l’arte. Ad esempio dopo l’alluvione di Monterosso ho elaborato ed esposto dei ritratti dei miei compaesani trasformandoli in elementi naturali.>>

Quanto tempo impieghi per realizzare un’opera? <<Dipende, se ho le idee ben chiare anche un’ora, altrimenti posso impiegarci addirittura dei mesi per rielaborare il lavoro.>>

Lavori da sola o hai dei collaboratori? <<Credo nelle collaborazioni, nelle sinergie e nelle idee degli altri ma lavoro anche singolarmente.>>

Come mai hai aperto la galleria proprio a Busto Arsizio e come hai fatto? <<Per motivi amorosi, io sono ligure, ho sempre “operato” alle Cinque Terre che mi ha offerto buone possibilità, infatti, i miei quadri sono finiti su molte “etichette” e ho scritto una guida infografica interamente illustrata. Qui in Lombardia c’è la possibilità, attraverso l’industria, di poter stampare digitalmente su tessuti o altri materiali, cosa più difficile al mio paese. Per aprire una galleria d’arte oggi c’è bisogno di tanto coraggio e un pizzico di follia, inoltre non bisogna ascoltare troppo gli altri perché alla fine nei propri progetti ognuno è solo.>>

La fortuna in percentuale quanto conta? <<Credo nella fortuna, nei segni, nella tagliata di capelli, nella rivoluzione.>>

Se tu fossi un’opera d’arte quale saresti e di tutte le opere esistenti al mondo di quale avresti voluto esser l’autrice? <<Io mi sento tante sfumature di colore diverse, tanti accostamenti.   Mi affascinano i ritratti degli artisti del passato e le loro ambientazioni.>>

Esprimi con tre parole la mostra “Pitturando” che ci hai permesso di esporre nella tua galleria lo scorso maggio?<<Spontanea, energetica e sincera.>>

Il viaggio più bello che hai fatto, la musica e il film preferito?<<Tutti i posti sono belli a modo loro, ma anche con la mente si va ovunque. Sono un’appassionata del film Mulholland Drive di David Lynch, la musica di Alessandra Amoroso e altre nenie romanticone italiane, però ho apprezzato l’opera lirica appassionandomi soprattutto ai personaggi femminili come la Callas.>>

In cucina come sei messa e quale è il tuo piatto preferito?<<Io sono una pasticcera. Con la pasticceria mi sono mantenuta per sei anni all’Università. Addirittura con lo stucco e la saccapoche ho realizzato delle opere che saranno momentaneamente esposte qui in galleria a partire dal dieci giugno 2017. Se volete c’è anche un video che gira in internet.>>

Piatto preferito?<<Pizza Pizza e ancora pizza. Quando non c’è ti manca!>>

Hai animali?<<Si, due gatti di razza Maine Coon. Spettacolari!>>

Lo sport fa parte della tua vita e hai una squadra del cuore? <<Ho praticato lotta a livello agonistico, mi ha cambiato la vita e ho anche smesso di fumare… è importante ritagliarsi un piccolo spazio al giorno per una passeggiata perché comunque lo sport è il tempo che dedichi a te stesso. Non amo il calcio ma seguo la nazionale perché sono molto nazionalista.>>

Qual’era il tuo gioco preferito quando eri bambina? <<A Monterosso, paese in cui sono cresciuta, i bambini giocano in strada, e anche io da piccola lo facevo, ci divertivamo molto a fare di tutto… mi sono anche presa qualche schiaffone dai ragazzi più grandi.>>

Abbiamo visto che hai dei tatuaggi, hanno un significato?<<Si, è vero, ne ho tanti, per esempio una tigre e un drago che rappresentano la lotta tra bene e male. Vince il bene o il male? Per ora vince il drago che rappresenta il male ed è raffigurato più in grande… però la tigre si difende bene!>>

Secondo te cosa c’è in comune tra religione e arte?<<Beh in passato erano gli esponenti del mondo religioso a commissionare ai vari artisti delle opere che raffigurassero simboli e situazioni della tradizione cristiana.

Cos’è la felicità e cosa porteresti su un’isola deserta?<<Per me colorare…anche per voi? Mi porterei carta e matita.>>

La cosa che più non sopporti e secondo te cosa pensano di Hélène?<<Le bugie. Mi danno veramente fastidio. Non so cosa possono pensare, però io da buon capricorno ho un carattere difficile … ma forse non più degli altri.>>

Il tuo motto è?<<Motto? Non saprei… non ce l’ho!>>

La morte ti spaventa?<<Certo, credo spaventi chiunque, dopo la sofferenza c’è la luce invece dopo la morte no. Tra l’altro è appena mancato il mio cagnolino che era con me da sedici anni e ancora sto soffrendo…>>

Hélène Barro saluta i Belottiani complimentandosi e ringraziandoli per la bella intervista. Se siete interessati potete visitare Hélène Barro Gallery V.le Lombardia 14 Busto Arsizio (VA) oppure digitate: helenebarro.com

I BELOTTIANI

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