Ada Nori e la leggerezza sospesa di Ungravity 3
C’è un istante, sospeso tra corpo e aria, in cui la gravità sembra dissolversi.
È quell’attimo fragile e potente che Ada Nori cattura in Ungravity 3, restituendoci non soltanto un’immagine, ma una sensazione di equilibrio.
La figura, accennata più che definita, emerge da una materia cromatica che vibra di blu, viola e lievi tocchi caldi, come se nascesse e insieme si disperdesse.
Non c’è contorno netto, non c’è vincolo: il corpo fluttua in uno spazio che non ha peso.
Il segno diventa movimento, respiro, eco di danza.
La tecnica dell’autrice gioca con la sostanza pittorica, sovrapponendo campiture dense e velature, fino a creare un’armonia che sembra dissolversi a ogni sguardo per rinascere subito dopo.
È visione che respira, che non si lascia catturare, che muta a seconda di chi la osserva.
Guardando Ungravity 3 si ha l’impressione che il corpo raffigurato stia vivendo un passaggio: dalla concretezza della carne alla purezza dell’essenza, dal peso della forma alla libertà dell’astrazione. Non si tratta soltanto di un gesto estetico, ma di una dichiarazione intima: la possibilità di lasciarsi andare, di affidarsi all’aria, di trovare nella sospensione una nuova radice.
In questo dialogo tra stile e sentimento, l’artista ci accompagna oltre il percepibile.
La leggerezza che racconta non è frivola, ma profonda: è quella che ci permette di attraversare il mondo senza esserne schiacciati, di trasformare la materia in esperienza, il colore in emozione.

Ungravity 3 fa parte delle opere esposte alla mostra personale di Ada Nori “Ungravity”, in programma dall’8 al 25 novembre 2025 presso la Galleria Civica Ezio Mariani di Seregno.
Orari visita: dal lunedi al venerdì dalle 15.00 alle 19.00; sabato e domenica 10.30 12.30 / 15.00–19.30
Ente organizzatore InfinityArt
Mara Cozzoli