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“Danza macabra”. La dipendenza affettiva nell’opera di Cristina Sirizzotti

| Mara Cozzoli |

In “Danza macabra” , Cristina Sirizzotti pone in essere una potente rappresentazione visiva che unisce l’archetipo della morte con quello della donna, evocando temi profondi come la fine e l’attrazione pericolosa.
Un figura femminile eterea,  dai lunghi capelli chiari, si unisce in un ballo con una figura scheletrica incappucciata.
La donna sembra essere completamente assorbita dallo sguardo del suo “partner”, quasi ipnotizzata è avvolta da una cappa che potrebbe facilmente diventare una prigione: viva e sensuale ella costituisce la vulnerabilità, la bellezza fragile che si lascia trascinare inconsapevolmente verso l’abisso.
Fondamentale è il simbolismo nel quale l’uomo, impersonificato dalla morte usualmente nera, indossa un manto rosso indice di passione, sangue, pericolo.
È l’amore distruttivo, la fiamma che consuma.
Lo sfondo nero suggerisce un vuoto, un isolamento emotivo, quasi una perdita di sé.
Un’opera, dunque, che può essere letta come una metafora della dipendenza affettiva: una relazione sbilanciata in cui uno dei due soggetti esercita un potere totalizzante, devastando lentamente l’identità altrui.
La protagonista appare in balia di colui che le sta innanzi, aggrappata, danzante ma non libera.
Il contatto tra le due figure non è di reciproco abbraccio, ma piuttosto un affidarsi letale: l’altro diventa indispensabile anche se nocivo sviluppando, in tal modo, una dinamica deleteria mascherata da amore.
Desiderio e sofferenza si confondono, l’individuo perde la capacità di distinguere la protezione dalla prigionia.
“Danza macabra” va oltre la semplice allegoria del trapasso per divenire esplorazione viscerale del legame tossico, dell’armonia che si lega alla distruzione.
Il dipinto, infatti, ci mette davanti all’ambiguità emotiva delle relazioni malate, dove il più nobile dei sentimenti non salva bensì logora.

“Danza macabra”
Vernice a rullo e pennelli
60×60 cm
2025

“Danza macabra” è tra le opere esposte in “Archetipa, donna visionaria” mostra personale della stessa artista.

Ente Organizzatore Associazione Culturale infinityArt
A cura di Mara e Stefano Cozzoli
Presso Galleria Civica Ezio Mariani, Via Cavour 26, Seregno (MB)
Con il patrocinio del comune

Programma Mostra
sabato 26 aprile- domenica 11 maggio 2025
Vernissage sabato 26 aprile ore 17

Orari visita mostra
Dal lunedì al venerdì 15.30-19.00
Sabato e domenica 10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.30

Mara Cozzoli

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