
“Metamorfosi dell’immagine”: il rientro di Alberto Peppoloni a Cascina Roma
Dopo quasi trent’anni, Alberto Peppoloni ritrova Cascina Roma, luogo che ha segnato i suoi primi passi da artista. Lo fa con una nuova personale, “Metamorfosi dell’immagine”, curata dal critico d’arte Andrea Barretta e patrocinata dal Comune di San Donato Milanese.
L’inaugurazione si è tenuta lo scorso sabato 20 settembre 2025, accogliendo il pubblico in un pomeriggio che ha sancito ufficialmente il rientro dell’artista.
Un rientro che sa di rinascita, quello del pittore di origini milanesi che a lungo ha vissuto a San Donato.
Oggi vi rientra con la forza di una ricerca maturata nel tempo, capace di coniugare tecnica classica e sperimentazione.
Come Andrea Barretta sottolinea:
«L’arte di Alberto Peppoloni sta nel momento in cui decide di diversificare i soggetti per allontanarsene, e quando s’apre a proprie sperimentazioni, dando voce a quanto alcuna parte di critica assegnava all’informale il significato di “non-formale” e non di “senza forma”. In Metamorfosi dell’immagine il filo conduttore c’è, ed è l’andare nella sua crescita artistica, al di là del pittore di estrazione figurativa. La sua pittura invita a guardare in maniera diversa, ricorrendo a modelli percettivi differenti da quelli abituali, a scoprire sembianze che si delineano dallo sfondo e attivano una nuova forma d’idea, in un viaggio introspettivo che lascia frammenti di sé e coglie il visibile nell’invisibile, nei gialli e negli azzurri, fino al rosso, al verde e ai grigi».
Il cuore dell’esposizione è la serie “Decompose”, dove la figura si frammenta in poligoni e si ricompone in una doppia visione. Da vicino, l’occhio incontra l’immagine astratta, nuova, quasi futuribile. Da lontano, invece, riaffiora la matrice figurativa, come un ricordo che non si lascia cancellare. È in questo gioco di scomposizioni e prospettive che lo spettatore è chiamato a perdersi, in bilico tra moderno e antico.

La pittura a olio su tela, trattata con rigore e sensibilità, accompagna l’artista in un percorso di ricerca continua. Scrive il critico Barretta: «La pittura di Peppoloni invita a guardare in maniera diversa, ricorrendo a modelli percettivi differenti da quelli abituali. È un viaggio introspettivo che lascia frammenti di sé e svela il visibile nell’invisibile, attraverso i colori che si rincorrono dal giallo all’azzurro, dal rosso al verde, fino ai grigi più intensi».
Peppoloni stesso racconta l’emozione di questo ricongiungimento: «Cascina Roma è una delle prime gallerie in cui ho esposto, con la collettiva No-comment. Tornare dopo trent’anni è un’emozione grande: è un luogo che appartiene alla mia storia. La serie Decompose nasce dalla convinzione che, se le distruzioni non ci annientano, possiamo trovare nuova linfa nel ricreare dai frammenti una “nuova immagine”. Nietzsche diceva: “Ciò che non ti uccide ti rende più forte”. È con questo spirito che affronto vita e arte, sempre proteso verso nuovi orizzonti».
La mostra è stata arricchita dalle poesie di Carla Paola Arcaini, che con la sua scrittura ha accompagnato il percorso visivo in un dialogo tra parole e immagini.
“Metamorfosi dell’immagine” resterà aperta fino al 12 ottobre 2025.
Visitabile presso Cascina Roma (piazza delle Arti, San Donato Milanese) con i seguenti orari:
- dal martedì al sabato: 10.00 – 18.00
- domenica: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00
- chiuso il lunedì.
Mara Cozzoli
