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Genitori in allarme alla scuola materna Collodi di Busto Arsizio.

Non si tiene più conto di una buona offerta  educativa. 

Sempre  più di frequente, un po’ in tutti  gli ambiti, si sente parlare di abbassamento dei costi a discaspito delle risorse, non considerando i tagli del personale e,  di conseguenza, l’abbassamento della qualità e proposta educativa.

È quello che è successo qualche giorno fa alla materna Collodi di Busto Arsizio. I genitori convocati dal dirigente scolastico professor Leonardo Pirrello, hanno appreso la terribile notizia riguardante la sopressione di una sezione, che probabilmente potrebbe essere eliminata da settembre 2025.
In realtà la scuola quest’anno ha avuto cinque iscrizioni in più rispetto allo scorso e, già attualmente ha inseriti 6 bambini con disabilità gravi.
Nonostante tutto il provveditorato sembra non tenerne conto, preoccupandosi di tagliere cattedre, formando invece sezioni ” pollaio” composte da 28 bambini.

I genitori sono in rivolta, e  anche noi come centro diurno disabili,  che da tempo collaboriamo con la materna Collodi realizzando con i bambini, una volta alla settimana un laboratorio di maschere, con l’obiettivo di promuovere una conoscenza della disabilità, attraverso il fare e lo stare insieme,  rimaniamo basiti dinanzi a tale scelta. 

La scuola dell’infanzia rappresenta sicuramente il primo gradino nel percorso di istruzione del bambino e contribuisce al suo primo sviluppo relazionale, legato anche alle autonomie, creatività e apprendimento. Promuove lo sviluppo affettivo,  psicomotorio, cognitivo,  morale,  religioso e sociale. Spesso non ci si rende conto che scelte come questa, possono avere conseguenze gravi sul percorso di crescita; inoltre considerare di togliere degli insegnanti non tiene conto dell’attenzione personalizzata nei confronti dei bambini, soprattutto quelli con bisogni speciali.  L’aumento degli alunni per ogni classe porterebbe a una riduzione della qualità dell’offerta educativa, correndo il rischio di sviluppare nel minore difficoltà di apprendimento, riduzione della motivazione,  difficoltà di socializzazione, difficoltà di concentrazione e insoddisfazione scolastica. 
Queste possibili criticità, se si sviluppano nel bambino, porterebbero a un carico maggiore per la famiglia che deve fronteggiarli, qualora dovessero presentarsi.  La comunità locale spera che la petizione che i genitori della scuola Collodi di Busto Arsizio sta portando avanti,  possa ottenere riscontro positivo da parte delle autorità competenti,  affinché a rimetterci non siano i bambini ai quali vista l’età,  non è data possibilità di scegliere.  

I Bellottiani

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