sabato, Luglio 27, 2024
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“PELLE DI LUNA”. LUNA POTENZIERE

“I volti più belli devono essere visti al chiaro di luna, quando si vede metà con gli occhi e metà con la fantasia. “

                       Christian Nestell Bovee

Un nottivago astro rischiara, oggi, un apparente gioco di parole: l’autrice Luna Potenziere alluna il sintagma caos/donna/cosmo, addentro uno spazio intimo e privilegiato, laddove femminei volti appaiono nelle loro splendide imperfezioni.

L’autrice cuneese stessa genera, dapprima, il confuso stato primordiale: il suo palmo, infatti, sorrade polverosi o liquorosi e liquidi versi, contaminandosi, indi, la pelle, per infondere la frugale essenza sul letto materico.

Così, al ciglio, appare un “clandestino pensiero” , in cui disordinati orizzonti si sovrappongono, creando un colorato viluppo; l’artista, poi, persuade, con carezzevoli, seppur decisi, tocchi di dita, raffinati e atemporali lineamenti a mostrarsi, nella loro incompleta interezza.

Allora, dal fuggevole pigmento oleoso come dall’indelebile china, dal pastoso gesso come dal deciso caffè, o, ancora, dall’immediato acrilico… ammiccano delicate veneri: sono, in realtà, muliebri ovali apolidi, lontani dalla verità del fermo immagine fotografico.

Luna Potenziere, infatti, corteggia e ama, nelle opere, le mutevoli espressioni di un’immaginifica e vera donna. La pittrice la solleva dalla grevità della cornice di senso, posandone la grazia tra gli impercettibili istanti di un diacronismo spaziale.

Le donne di Luna Potenziere odorano, a tratti, di terra, altrimenti, di aria, a volte, di umori acquei, altre, di fuoco lavico.

L’avvicendamento di questi ossimorici “profumi” impregna ogni integro è “roseo derma” di una sacralità, vissuta su un suolo, ove l’immagine è l’apparizione di una dissolvenza.

L’artista di Cuneo, sovente, ne ricama le “vesti” o le impreziosisce con dettagli, rubati all’obrizo, ‘sì che le note che compongono il pentagramma tonale essenziale, seppur intenso, possano raggiungere l’euritmia di una “re-ligo”  universale.

La risoluzione del sintagma, da me, citato inizialmente, accade, alfine, spontanea.

Luna Potenziere gemma pagine artistiche uniche, frammentazione del proprio riflesso animico in uno specchio conoscitivo evolutivo, sottolineando la necessità di un ritorno ad una fondamentale e eterea levità.

Maria Marchese
Maria Marchese
Maria Marchese, scrittrice, poetessa e curatrice d’arte, nasce a Como nel 74. Dopo la maturità scientifica, si iscrive all’istituto internazionale di Moda&Design “Marangoni”, a Milano. Per oltre 20 anni svolge attività nel settore socio assistenziale. Collabora con il blog culturale dell’università Insubria, con lo storico dell’arte Valeriano Venneri, con Exit Urban Magazine e Art&Investments, con il Blog L’ArteCheMiPiace , con l’associazione culturale Nuovo Rinascimento, con la Galleria “Il Rivellino”, di Ferrara, con l’associazione Divulgarti, di Genova, con la Art Global, di Roma, con AArtChannel di Ferrara.
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