mercoledì, Aprile 24, 2024
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“ANIME SOTTILI” GIANNA AMENDOLA

Da un setoso viluppo, fugge una filiforme levità e racconta due “ANIME SOTTILI” …

Gianna Amendola accoglie quel delicato nucleo tra le proprie mani e rivela, cautamente, gli umori di quel “nodo”, che suggella la storia di un’appartenenza diadica e altresì universale.

L’autrice campana coglie quel dualistico seme, infisso addentro un quiescente spazio terraqueo: il pennello ricama quindi una laiason, che suggella polvere e nuvola, acqua e fiamma, segno e colore, corpo e spirito, il due all’Uno e… al cosmos.

L’amore è sutura.

Sutura, non benda, sutura – non scudo

(Oh, non chiedere difesa!)

Sutura, con cui il vento è cucito alla terra,

come io a te sono cucita.

(Marina Cvetaeva)

Gianna Amendola imbibe le seriche trame nel fluire continuo del proprio animo gentile: ivi intinge la morbida punta, per sublimare una coppia di delicati ovali.

Essi ammiccano e affermano la loro nascita.

L’autrice ruba, poi, i bronzei umori di un interstizio fantastico e, medesimamente, reale, che contaminano i lineamenti fisici di quella lieve genesi; le radici umane, allora, si confondono con l’etimologia della natura. Imporpora, poi, con della rossa incandescenza, quella primieva mescianza, e vi ama cauti aliti: quel delicato vento sospinge il verso, che reclama l’intima poesia di una sferica luna.  

Non si tratta di un globo volatile, però, bensì è un candore di terra, allignato a valori saporosi di semplicità e fecondità.

Quel morbido nicchio, fatto da fili di una memoria superiore e atemporale, muta, tra le trame sfumate della pittrice, in un materno grembo assoluto, indovato, alfine, nelle profondità marine o nel riserbo di un adombrato e notturno manto.

La finitezza cessa, così, di esistere, nella verità dell’inconscio e dell’anima, cedendo il passo ad uno spazio esperienziale  più riflessivo e evoluto.

L’apparente frugalità delle pagine artistiche dell’autrice campana rappresenta, in realtà, una trasposizione diretta di concetti e visioni, pregni di importanti contenuti.

Scent Of Art, spazio di divulgazione artistica a cura di Maria Marchese.

Maria Marchese
Maria Marchese
Maria Marchese, scrittrice, poetessa e curatrice d’arte, nasce a Como nel 74. Dopo la maturità scientifica, si iscrive all’istituto internazionale di Moda&Design “Marangoni”, a Milano. Per oltre 20 anni svolge attività nel settore socio assistenziale. Collabora con il blog culturale dell’università Insubria, con lo storico dell’arte Valeriano Venneri, con Exit Urban Magazine e Art&Investments, con il Blog L’ArteCheMiPiace , con l’associazione culturale Nuovo Rinascimento, con la Galleria “Il Rivellino”, di Ferrara, con l’associazione Divulgarti, di Genova, con la Art Global, di Roma, con AArtChannel di Ferrara.
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