Rose Serali.
Cerco di affondare nei discorsi,
di inquadrare gli ingorghi nei pensieri,
cerco di guardare, bere scintilli in sorsi
incanalati nel pulviscolo; mani di pionieri.
Ascolto l’alter ego che asciuga il tuo disordine,
parlarmi con la paura negli occhi, il notturno
animale di un tempo ritrovato a cui ambire
mentre estranei avanzano dal pigmento bruno.
Non posso offrirti le rose, né i semi
che allieverebbero l’imbarazzo del conoscerci;
una rosa è già appassita, i lutti che temi
non devono essere questi: albe, tramonti, il perderci.
Niente è abbagliante, niente rose appostate
a risvegliare i cuori che gracchiano in vite separate,
decisioni che sbaglio a prendere, fugaci
verità:bruciano i petali di tempi rapaci.
Testo e immagine di Diego Gambini
https://www.instagram.com/diego.gambini/?hl=it