venerdì, Aprile 19, 2024
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Arte e Alchimia. Intervista a Vito Centonze, artista citazionista.

“Trasformo il piombo della realtà nell’oro della poesia”.

Vito Centonze, classe 1974, artista citazionista, professore di storia dell’arte e lingua francese a Dortmund.
Nel 1999 si laurea presso l’Accademia delle Belle Arti di Bari.
Le sue opere, partendo dall’Italia, sono giunte in Germania e volate a New Yoyk.
Con Vito, oggi, raccontiamo il legame che intercorre tra arte e alchimia.

Buongiorno Vito, come prima cosa ti chiedo di spiegare a coloro che ci leggeranno in cosa consiste l’alchimia nel momento in cui è affiancato a un discorso artistico?

Arte è alchimia, perché ogni artista trasforma il proprio quotidiano o esperienza in opera d’ arte, in qualcosa di piú fine e prezioso come l’ oro.

Quando e come nasce il legame tra artisti e alchimia?

Il legame è naturale perché ogni artista trasforma ciò che vede in qualcosa di più alto, alla ricerca della perfezione della quadratura del cerchio. Il legame lo vediamo nel disegno anatomico di Leonardo da Vinci, nell’ incisone “Melancolia II” di Dürer, nella ruota di Bicicletta di Marcel Duchamp.


Il tuo lavoro si appoggia e trae ispirazione dal concetto alchemico. Tramuti il piombo del quotidiano nell’oro dell’arte.  Quali sono i procedimenti attraverso cui giungi a questo risultato?

Come un alchimista miscelo vari elementi tratti dalla storia dell’ arte, del mio quotidiano, di quello che vedo nei media per realizzare qualcosa di nuovo, di mio, un’ opera che sia simile alla pietra filosofale.

Sempre in riferimento all’alchimia rispetto al tuo modo di fare arte, il tempo è una componente fondamentale, questo osservare lo scorrere del passato proiettato  al futuro., una concezione del tempo che rileggi anche i chiave psicologica e quindi, non solo cronologica. Vuoi spiegarci questo concetto, soffermandoti sulla citazione “Il tempo si morde la coda”, rappresentata da un serpente (iconografia del XVII secolo)  nell’atto appunto di mordersi la coda, con un particolare all’interno.

Il simbolo dell’ Ouroboros mi ha sempre affascinato ed influenzato. L’ idea di un tempo ciclico e non lineare mi ha fatto capire che le cose si ripetono, come le stagioni ed in campo artistico anche nelle varie correnti. Si pensi al classicismo e al neoclassicismo!


La tua ricerca pittorica è rivolta all’iconografia antica rivista con occhi contemporanei, con lo sguardo di un artista che vive il XXI secolo.

Ho sempre amato l’ arte rinascimentale e barocca, ma vivendo in un epoca supertecnologica l’ ho reinterpretata con simboli a me contemporanei come la chiocciola @ ,il simbolo del riciclaggio della palstica… Io riclico immagini del passato per ridarle nuova vita, molto personale ed unica.

Ti definisci artista citazionista. Presentati ai nostri lettori in chiave appunto dii Artista Citazionista.

Nella mia pittura o nelle mie opere fotografiche e grafiche cito artisti che ho sempre ammirato o meglio cito dettagli delle delle loro opere contaminate con oggetti attuali quali cellulari, computer, televisori.  Ho citato spesso Caravaggio, ma anche Magritte , Dürer e Duchamp, Pontormo e Dali, fino ad artisti contemporanei come Luigi Ontani che ho conosciuto e che ho seguito come maestro a livello concettuale dato che anche lui nel suo lavoro cita ed omaggia i grandi della storia.

Tra gli altri, hai curato in Germania “Made in Italy, esposizione dedica ad artisti Italiani, differenti tra loro nello stile. Anche in questo caso, il principio alchemico secondo cui, l’alchimia miscela vari elementi per creare qualcosa di nuovo, ha giocato un ruolo fondamentale. Vuoi raccontarci questa tua esperienza?

Oltre ad essere un artista sono anche uno storico dell’ arte e curatore. Ho ideato la mostra Made in Italy al Kunstverein di Unna in Germania con la voglia di mostrare l’ arte italiana prendendo elementi eterogenei, completamente differenti nello stile e nella tecnica come Omar Galliani, grande disegnatore, con le fotografie di Pino Lauria. Anche qui come un alchimista ho unito elementi diversi per presentare una pietra filosofale Made in Italy. Ho curato l’ istallazione della mostra, la copertina del catalogo, la presentazione di ogni artista, praticamente tutto come una mia opera vera e propria.

Sempre in Germania hai creato “Galleria Alchimia”. Descrivicela.

Il progetto della galleria Alchimia è nato dalla voglia di mostrare non solo il mio lavoro, ma.anche quelli di altri artisti che ho sempre ammirato come Luigi Ontani, Omar Galliani, Matteo Basilé e molti altri. Era una specie di lavoro simile alle ” Vite ” di Giorgio Vasari. Anche lui scriveva le biografie degli artisti che ammirava. Io esponevo i loro lavori, come omaggio!

Tra i progetti futuri, rientra anche il tuo Paese natale?

Si, vorrei costruire un ponte culturale tra la Germania e l’ Italia di collaborazione tra artisti. Ospitare in collettive chi ha voglia di mostrare la propria ricerca artistica a livello internazionale. Il primo passo sará una mostra presso la mia Home gallery @lchimia.
Vi aspetto!

In conclusione ringrazio Vito per il tempo concessomi.


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