venerdì, Aprile 19, 2024
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Il cuore malato della nostra politica. Di Sonia Scarpante.

Che cosa succede alla nostra politica? Ce lo stiamo chiedendo in tanti. Come può contribuire ognuno di noi per aiutare i nostri politici ad essere più lungimiranti, a guardare più in là del loro naso, del loro eccentrico protagonismo che invece di unire le forze tende a spaccare l’unione, a frantumare il desiderio di tanti di costruire, anche se questo è periodo non facile per tutti noi.

Renzi con questa ultima mossa ha dato il meglio di sé. Rimaniamo disorientati dal suo egocentrismo e dalla scarsa capacità di investire la sua persona in un ruolo superiore di responsabilità, di investire nel carattere per unire gli intenti, nella altrui fiducia per innalzare ponti e non muri. Nemmeno il forte richiamo delle massime autorità istituzionali aiuta a capire che ci sono  momenti particolari della nostra storia e della nostra società che vanno calmierati, silenziati per far posto ai principi di solidarietà, di bene comune nell’approccio etico di aiuto e di dono verso gli altri in segno di rispetto.

Sottolineo con una parentesi che andrebbe compresa fortemente che molti di noi in questo periodo di pandemia hanno visto un affetto lasciarci senza possibilità di parola e di abbraccio, che tanti di noi  versano in gravi difficoltà economiche ( perché non  farsi un giro mettendosi in  fila  imparando a guardare quei  volti e dando parola a chi fa la fila per un pasto alla Caritas?) ed ancora che il rischio di perdita di dignità per un padre o una madre che mantiene famiglia e che si trova a spasso  è alto. Che  cosa possiamo pensare di fronte a queste Persone che fanno veramente fatica e che non sanno a che santo votarsi , se non ad essere uniti, se a non creare catene umane di solidarietà, di umiltà personale verso chi fa più fatica? Siamo dei privilegiati, non dimentichiamolo mai, e allora  perché tanta supponenza,  da  che storia personale viene fuori questo scetticismo?

Gentile Renzi mi dica in sincerità, cosa può pensare una Persona che sta vivendo queste grandi difficoltà legate anche a questo devastante virus ? Credo che questo pensiero sia unanime e lascia poco spazio agli ardori individuali, alle velleità scriteriate.

Che cosa le manca per essere un uomo con la U maiuscola in un simile frangente? Ha cercato sempre di spaccare le forze politiche nel loro interno ma in sincerità si è mai messo la mano sul cuore pensando  che per il bene comune a volte tutti noi abbiamo l’obbligo morale di stare al proprio posto cercando di motivare tutti gli altri alla solidarietà, all’unione di intenti? Le sembra questo il momento di alzare la cresta e di osare tanto? Dove sta l’anima?

Mi scuso ma spesso mi chiedo anche dove possano albergare la voce di alcune donne, mogli, madri, sorelle…nell’uso corrente esiste questo detto molto consueto : “ Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”. E allora che queste “ benedette” donne facciano i loro passi  necessari e lodevoli,  che usino la parola per insegnare che ci sono momenti nella nostra Storia dove è bene e auspicabile mettersi a lato, misurare le capacità e non eccedere nel proprio qualunquismo per dare sempre lo spazio a chi fa più fatica, per insegnare ad unire le forze come atto pregevole verso chi si desidera aiutare e quindi rimarcare in tal modo la stima e il rispetto verso chi arranca, pur nelle nostre differenze e capacità individuali che fanno parte di tutti noi.

Abbiamo bisogno di Uomini con la U maiuscola  che sappiano sottolineare quanto sia  importante collaborare e non disgregare, quanto sia encomiabile saper unire le differenze. Uomini autorevoli e di livello superiore ce lo insegnano quotidianamente attraverso il loro esempio e la loro parola, come sappiamo ad esempio il Presidente S. Mattarella e il nostra Papa Francesco.

Chi può, dal piccolo al grande, si unisca alle loro  voci  facendole tuonare perché chi lavora per logorare e non per costruire sia tacitato, messo in un angolo, sia apostrofato ed educato come solitamente si usa fare con i bambini maldestri. Qui si tratta di difendere il valore di Civiltà con la C maiuscola se vogliamo dare a questa parola il valore che merita.

Sonia Scarpante Presidente Associazione “ La cura di sé”
www.lacuradise.it

Ganzetti Raffaella
Ganzetti Raffaella
Sono nata a Milano ormai molti anni fa e nella mia faticosa vita ho effettuato tante esperienze sia umane che professionali. Ho avuto inizialmente esperienze con bambini anche se il mio interesse si è sempre rivolto alla fascia adolescenziale o giovane adulti. Ho avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con persone con disabilità sia grave che lieve che ai limiti inferiori di norma, occupandomi dell’aspetto educativo e successivamente terapeutico. L’esperienza mi ha portato a ideare modelli d’intervento sempre maggiormente centrati sulla persona che è l’unico protagonista della sua vita anche in caso di disabilità. Nelle diverse formazioni che ho effettuato a genitori e a personale che si occupa di sociale ho sempre cercato di far comprendere l’importanza dell’ascolto empatico, del contenimento emozionale elementi che nel tempo sono diventati la base del mio metodo. Già Direttore Responsabile di un altro giornale on line la cui redazione era formata da persone con disabilità ora mi accingo a portare avanti un nuovo progetto “Milano più Sociale”
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