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“Comunicare”, la parola passa a Claudio Montefusco.

| Mara Cozzoli |

Un anno fa l’inizio della Pandemia ha cambiato inevitabilmente  il destino di tutti.
Aziende, piccole e grandi, alle prese con la crisi hanno rinunciato alla vita sociale. Ma una speranza c’è: il vaccino contro il Covid e le nuove regole per il contenimento sociale.
Affaritaliani  ha intervistato  Claudio Montefusco, produttore televisivo (Vice Presidente del gruppo Ballandi, leader nel settore televisivo) e Ceo “Live.Com”: società che si occupa di comunicazione ed organizzazione di eventi aziendali.

“Sicuramente il digitale ha aperto nuovi orizzonti e ha velocizzato il processo di avvicinamento a questo mondo che mai come nel 2020 si è preso oneri e onori per cercare di mantenere a galla il concetto di “comunicazione”. Montefusco traccia il bilancio del 2020 e una previsione dell’anno appena iniziato.

“La pandemia nel 2020 ha messo in ginocchio il settore degli eventi, in pratica quasi tutta la pianificazione è saltata. Le aziende continuano ad avere necessità di comunicare al proprio pubblico. Ecco che la strada delle piattaforme digitali è diventata una risorsa da sfruttare a pieno, un mondo parzialmente esplorato, che con la pandemia ha avuto un’evoluzione esponenziale. Un anno fa nessuno pensava ad un evento digitale”, continua Montefusco. “La sfida è stata comprendere le potenzialità di questo nuovo strumento e adattarlo alle esigenze delle aziende”.

Come vede il 2021 dal punto di vista degli eventi?

“Sicuramente la speranza è nel vaccino, oltre alla prevenzione e al rispetto delle regole che tutti noi ormai conosciamo. Ma una ripresa, magari progressiva, delle attività sociali e di aggregazione dovrà pur esserci”.

Come li immagina?

”Sicuramente dovranno svolgersi nella massima sicurezza: con la tracciabilità del numero di partecipanti e fino a quando ne sarà necessario con l’utilizzo di tamponi. Ma sicuramente l’ausilio delle piattaforme web sarà complementare al modo tradizionale di concepire gli eventi”.

Per lei quanto conta un evento in presenza?

“La comunicazione in un evento svolto in presenza raggiunge più facilmente gli obiettivi. Non vediamo l’ora di tornare a quella che era la nostra normalità. E’ probabile che i prossimi eventi, saranno misti: in presenza e con ospiti connessi tramite remoto”.

E lei crede che l’utilizzo di piattaforme possa garantirà riservatezza dei dati?

”E’ uno dei principali temi di attualità nel mondo degli eventi.Molte aziende hanno necessità di comunicare in sicurezza. Abbiamo sperimentato in questi mesi parte delle piattaforme già esistenti. Ma abbiamo verificato che in termini di cyber security le aziende hanno sempre più necessità ben specifiche. Stiamo lavorando ad una nostra piattaforma che mira a garantire la massima tutela dei dati e dei contenuti”.

A che punto è questo lavoro, che ha tutto il sapore dell’innovazione?

”La piattaforma è pronta. L’abbiamo già testata e sarà utilizzata per i prossimi eventi digitali che realizzeremo per i nostri clienti, in calendario nel 2021”.

Come ha sintetizzato il modo tradizionale di svolgere eventi in presenza virando totalmente sul digitale?

Producendo programmi televisivi da oltre 20 anni (per la Rai, Sky, ecc.) abbiamo applicato l’esperienza della tv al linguaggio degli eventi con tutte le modifiche necessarie.

In fondo cos’è un evento digitale se non un programma televisivo a tutti gli effetti dove cerchiamo di comunicare un messaggio attraverso i nuovi linguaggi che conosciamo grazie alla tecnologia”.

Intervista comunicata da Alessio Musella in collaborazione con www.beatricegiglicommunication.com

 

Mara Cozzoli

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