martedì, Marzo 19, 2024
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Yoga: la pratica della contentezza

Essendoci identificati con i nostri pensieri,  ci ricordiamo del corpo solo quando esso ci rimanda un disagio o un dolore. Allora usciamo di corsa dalla mente pensante ed apriamo la porta di quel punto del corpo che ci dà il segnale. Non appena l’allarme rientra torniamo nei pensieri e perdiamo di nuovo il contatto con ciò che di più reale e concreto abbiamo: il corpo.

La differenza tra lo yoga e una normale ginnastica è nel processo. La ginnastica richiede uno sforzo fisico e la mente può tranquillamente vagare nei pensieri, l’educazione mentale non viene contemplata in tale pratica.

 Il risultato è che nel processo dello yoga permane una completa presenza non sono solo nel braccio o nella gamba che si sta muovendo. Con la pratica si impara, grazie all’insegnante o alla guida, ad espandere l’attenzione ovunque dentro di noi.

Il corpo è la nostra casa. Tutti noi abitiamo il corpo ma la maggior parte di noi alloggia, per lo più, solo nella stanza dei pensieri che portano la coscienza ad essere nel passato o nella preoccupazione per il futuro, mai nel presente. In questo stato non c’è consapevolezza.

Essendoci identificati con i nostri pensieri,  ci ricordiamo del corpo solo quando  esso ci rimanda un disagio o un dolore. Allora usciamo di corsa dalla mente pensante ed apriamo la porta di quel punto del corpo che ci dà il segnale. Non appena l’allarme rientra torniamo nei pensieri e perdiamo di nuovo il contatto con ciò che di più reale e concreto abbiamo: il corpo.

Nello yoga, durante la pratica di asana (posture) l’attenzione viene portata in ogni parte di noi fino a riconoscere che non esistono parti separate, ogni stanza è parte della stessa casa.

Possiamo infatti osservare  che ogni movimento svolto ha un influenza nella totalità del corpo e non solo, anche nei pensieri e nelle emozioni.

La consapevolezza reale di questo ci porta a riprendere le redini di noi stessi e del nostro potere il nostro Potere Personale, il quale ha un’influenza sul nostro stato di benessere e appagamento.

Proviamo a sperimentare la presenza: Sdraiati, comodi, con la colonna vertebrale ben allineata ci osserviamo.

Portiamo poi l’attenzione al viso e in particolare agli occhi ed espiriamo lì più volte. La nostra attenzione è lì, il nostro espiro è lì e gli occhi naturalmente si distendono in un sorriso.

Portiamo attenzione alla bocca espiriamo più volte lì e lasciamo che anche la bocca si distenda in un sorriso.  Portiamo la nostra attenzione nel resto del corpo e se ci sono dei punti tesi, lì ci fermiamo espiriamo e visualizziamo un sorriso in quel punto. Quando abbiamo terminato, espiriamo e sorridiamo in tutto il corpo. Possiamo portare dentro di noi l’immagine del sorriso mentre espiriamo o sentire semplicemente, ad ogni espiro, il corpo che si espande. Poi restiamo qualche istante ad osservare.

Osserviamo che siamo presenti in tutta la nostra casa. Abbiamo aperto tutte le finestre e le porte ed entra la luce. Questa luce, negli otto scalini dello yoga enunciati da Patanjali negli yoga sutra, prende il nome di samtosha (contentezza).

Crippa Monica
Crippa Monica
Monica Crippa Dottoressa in scienze dell’educazione. Insegnante di yoga per adulti. Pratico yoga dall’età di 19 anni e mi sono subito innamorata di questa disciplina. Oltre a comprendere la necessità di concedermi quotidianamente spazi per prendermi cura di me, lo yoga mi ha permesso di conoscermi meglio e di comprendere le necessità del mio corpo. Soprattutto mi permette tuttora di potenziare le mie abilità e di conoscermi in maniera più ampia. Per questo voglio condividere gli strumenti che questa disciplina mette a disposizione, con le persone che sono interessate ad impararle Il mio insegnante di riferimento è Marc Beuvain, allievo diretto di T.K.V. Desikachar con il quale ho studiato la logica dell’insegnamento e i principi basilari di yoga terapia. Nei percorsi per adulti propongo sequenze di asana (posture) , pranayama (tecniche di respirazione), fornisco accenni di Nada Yoga (yoga del suono) ed utilizzo, durante ogni sessione, bhavana (visualizzazioni) e momenti dedicati al rilassamento e alla meditazione. Educatrice ed Insegnante di yoga per bambini. Mi sono laureata in scienze dell’educazione nel 2008. Ho iniziato a proporre lo yoga ai bambini, durante i miei studi universitari, nell’anno 2007, durante il mio lavoro di educatrice con i minori. In seguito, ho deciso che avrei dedicato tutto il mio impegno all’insegnamento dello yoga, ho organizzato singoli incontri e brevi percorsi dove i bambini hanno potuto sperimentare questa disciplina giocando. Ho iniziato il mio percorso di formazione con Wanda Patt nell’anno 2010 e ho terminato con la formazione annuale presso A.I.Y.B. (Associazione Italiana Yoga Bambini) nell’anno 2011. Oltre allo yoga mi occupo di Aura Soma dall’anno 2011 quando ho conseguito l’attestato di consulente di terzo livello. Aura Soma è un sistema olistico che pone le sue basi sul colore. Attraverso le consulenze e la scelta dei colori “che ci assomigliano” tale sistema vuole portarci a conoscerci in profondità, ad unirci alla nostra anima. I due benefici principali di tale sistema possono essere riassunti in tre parole: consapevolezza, armonia, benessere.
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