martedì, Marzo 19, 2024
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LA GIORNATA DELLA MEMORIA.

Un articolo perché anche al CDD Belotti Pensa non si vuole dimenticare.

Ogni anno, il 27 gennaio, ricorre la Giornata della Memoria.

Le pagine della Storia sono ricche di memoria, di eventi più o meno tragici che hanno scandito le varie epoche storiche.

Ma mai nella Storia dell’uomo si possono rintracciare i fatti e, soprattutto, i numeri che ritroviamo nel ripercorrere gli eventi accaduti durante la Seconda Guerra mondiale. Ci riferiamo in particolare a quella “macchina” pensata ed attuata da persone, in funzione dell’eliminazione di altri esseri umani, ritenuti una minaccia per chissà quale motivo.

Questa “macchina” era una vera e propria macchina della morte, messa in moto dalla Germania nazista, nei confronti di tutti coloro che erano reputati un pericolo e un intralcio per il “presunto prestigio” dello Stato, quindi Ebrei, zingari, oppositori politici e persone di diverse religioni.

La maggior parte di queste persone trovarono la morte nei cosiddetti “campi di sterminio”, campi volutamente creati dai nazisti per l’eliminazione di questa “minaccia”.

Tra quelli sopra citati, i numeri più impressionanti ricorrono tra i prigionieri di fede ebraica, ed è in particolare a loro che, quando si parla di questo periodo storico, rimanda la memoria: a situazioni e vissuti che non si possono neanche immaginare, perché lontani da qualsiasi forma di umanità.

Una macchina diabolica che non si fermava nemmeno davanti all’innocenza di un bambino e che era priva di alcuna pietà umana.

La memoria di questi eventi è stata simbolicamente raccolta in un’unica giornata che è il 27 gennaio, giorno dell’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz da parte dei russi. Ma il fatto che sia stato sancito un giorno per ricordare, non vuol dire che per il resto dell’anno ci si debba dimenticare di ciò che è avvenuto.

La Shoah è stata una delle pagine più tristi e buie nella storia dell’umanità. Ciò che possiamo fare noi è impegnarci affinché tutto ciò non venga dimenticato, per rispetto delle vittime e per onorare la memoria di esseri umani che, per mano di altri uomini, hanno trovato la morte solo per “la colpa di essere nati” (Cit. Liliana Segre)

“I Belottiani”

Catania Concetta

Friolo Davide

Macchi Mario

Mancuso Giuseppa

Marchesini Lorella

Scherl Gianmaria

Viscione Emma

Villa Chiara

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