sabato, Luglio 27, 2024
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Controllo sociale e psichiatria: violazioni dei diritti umani

Torna a Milano la mostra del CCDU “Controllo sociale e psichiatria: violazioni dei diritti umani”

Dal 20 al 31 marzo a Milano – Palazzo dei Giureconsulti – Piazza dei Mercanti 2

La mostra del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani sulla storia della psichiatria fa tappa per la nona volta al Giureconsulti.

“I visitatori ci chiedevano a gran voce una maggiore enfasi sulla realtà italiana – dice il presidente Roberto Cestari – e li abbiamo accontentati, aggiungendo alcuni pannelli dal contenuto originale. L’impatto della 180 è spesso sopravvalutato: lo stesso Basaglia, il cui nome viene impropriamente usato per riferirsi a questa legge, la criticò fortemente; disapprovando l’omologazione della psichiatria alla medicina. Il nuovo materiale getta una luce inaspettata sulla psichiatria nel Belpaese che, con l’eccezione di poche isole felici, sembra non aver assorbito gli insegnamenti di Basaglia e Antonucci”.

La mostra s’inserisce nella campagna promossa dal CCDU e dai Radicali per riformare la 180 in senso garantista. Nell’ambito della mostra si terrà un convegno sul Trattamento Sanitario Obbligatorio, con il contributo di giuristi, psichiatri e un dirigente dei Radicali.

Dal 20 al 31 marzo – Orario 10-19 – Ingresso gratuito

Palazzo dei Giureconsulti – P.za dei Mercanti 2 (ang. P.za Duomo) – Milano

Inaugurazione mercoledì 20 marzo alle 17:00

Convegno sul TSO mercoledì 27 marzo h 15:30

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani – onlus

www.ccdu.orgwww.facebook.com/ccdu.org

Ganzetti Raffaella
Ganzetti Raffaella
Sono nata a Milano ormai molti anni fa e nella mia faticosa vita ho effettuato tante esperienze sia umane che professionali. Ho avuto inizialmente esperienze con bambini anche se il mio interesse si è sempre rivolto alla fascia adolescenziale o giovane adulti. Ho avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con persone con disabilità sia grave che lieve che ai limiti inferiori di norma, occupandomi dell’aspetto educativo e successivamente terapeutico. L’esperienza mi ha portato a ideare modelli d’intervento sempre maggiormente centrati sulla persona che è l’unico protagonista della sua vita anche in caso di disabilità. Nelle diverse formazioni che ho effettuato a genitori e a personale che si occupa di sociale ho sempre cercato di far comprendere l’importanza dell’ascolto empatico, del contenimento emozionale elementi che nel tempo sono diventati la base del mio metodo. Già Direttore Responsabile di un altro giornale on line la cui redazione era formata da persone con disabilità ora mi accingo a portare avanti un nuovo progetto “Milano più Sociale”
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