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FESTA DELLA DONNA 2017: IDEE

Cosa possiamo trovare quest’anno a Milano in occasione della Festa della donna?

Dal 1 marzo è iniziata la campagna di comunicazione “#PARITÀDIGENERE – Mettiamoci la faccia!”. L’iniziativa è stata  presentata dal sindaco di Milano Giuseppe Sala e dalla delegata per le Pari Opportunità Daria Colombo. Vi saranno locandine,  spettacoli, manifestazioni e convegni  legati ai diritti delle donne.

Ivan Tresoldi , in piazza del Duomo per Pagina Bianca  effettuerà una performance, dove su un telone bianco chiunque potrà lasciare un proprio segno sulla parità di genere e contro la violenza sulle donne. Verranno anche effettuati numerosi interventi da parte di nomi della cultura femminile, delle pari opportunità e molto altro ancora.

Le iniziative nella giornata dell’8 marzo che potete visitare sono molteplici anche se bisogna tener conto dei vari scioperi fra cui quello dei mezzi di trasporto.

dalle 9.00 alle 11.00 Liceo Marconi proiezione del video  “Una questione di genere”, ideato e realizzato dal gruppo giovani di Azione Solidale.

dalle 15.00 alle 19.30 In Via De Amicis 2 è possibile visitare “Wall of dolls” ovvero il noto muro delle bambole, che simboleggiano le donne vittime di violenza, ideato dalla cantante Jo Squillo. In quest’occasione sarà Jo Squillo stessa a presentare il libro Le donne  e il dolore” di Eleonora Giovannini e l’opera ad esso ispirata, realizzata da Giuliano Grittini, fotografo personale di Alda Merini.

dalle 8.00 alle 15.30 Fondazione Bracco di Palazzo Visconti, in via Cino del Duca la presentazione di una piattaforma on line “100 esperte per la scienza”.

alle 14.30 all’Università dMilano-Bicocca, presso il Rettorato, un incontro di studio organizzato dal “Comitato la Unico di Garanzia” per approfondire il tema della presenza femminile nel lavoro.

dalle 18.00 alle 20.00 alla Casa della Cultura di via Borgogna 3  si tiene un convegno dedicato alle donne scienziate del passato e del presente a  cura di Silvia Vegetti Finzi,  vice presidente della Casa della Cultura, e di Armida Sabbatini, dirigente scolastico e la proiezione del film “Il diritto di contare.

Alle ore 17 concerto “Ritratto di donna” presso il Museo del Novecento con Katia Carado
nna al pianoforte e Sergio Bonetti al flauto.

Alle 19.00 presso L’Arci Bellezza di via Bellezza 16/A incontro con la scrittrice Francesca Fornario,e il suo ultimo romanzo “La banda della culla”.

Ore 18.00 il Circolo Filologico Milanese  presenta un incontro “Donne del terzo millennio” con la partecipazione di Laura Caradonna, presidente della Consulta femminile interattiva di Milano, la pittrice Laura Bruni, Gino Vezzini, presidente degli “Amici del Loggione del Teatro alla Scala” e il maestro Adriano Bassi

Ore 18.30 alla Casa della Memoria  via Federico Confalonieri 14 viene inaugurata alla ore 18,30 la mostra dedicata alle opere della scultrice Bianca Orsi.

Per l’8 marzo il Ministero dei Beni e delle Attività culturali ha lanciato anche l’iniziativa  #8marzoalmuseo, con la quale il ministro Dario Franceschini ha invitato tutti i direttori dei musei gestiti dal MiBact a concedere l’ingresso libero alle donne e a organizzare eventi a tema.


Nel pomeriggio  l’Associazione “Non una di meno” e la Casa delle Donne di Milano 
organizzano una performance artistica incentrata sulla costruzione di un enorme mandala di sale colorato presso l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II. Richiesto alle(le  partecipanti dovranno indossare  vestiti neri con dettagli fucsia, ovvero i colori del movimento “Non una di meno”) Successivamente alle 18.00 da p,zza Duca D’Aosta partirà un corteo serale.

Un modo diverso per festeggiare l’8 marzo potrebbe essere  andare a vedere musei, aree archeologiche e monumenti statali gratis, iniziativa voluta dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini che, in occasione della Festa della donna. L’ hashtag è  #8marzoalmuseo, e per ulteriori informazioni digitate sul sito www.beniculturali.it/8marzo2017 .

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Alessandro Marinoni
Alessandro Marinoni
Non mi sento un artista, come a volte mi definiscono, ma un artigiano del fare, autodidatta, perché costretto ad effettuare studi che mi hanno temporaneamente allontanato dall'arte. Amo da sempre gli animali e la natura. Alcuni dicono che l’arte ci “giunge”, che è un dono, così come, forse, la capacità di ascolto e di mettersi in relazione con persone che nella nostra attuale società hanno difficoltà ad integrarsi e sopravvivere. Io mi colloco li, con le mie mani aperte, il mio sentire, il mio poco sapere, in una relazione d’aiuto che non è mai unilaterale verso qualunque forma di vita.
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