sabato, Luglio 27, 2024
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LA VIOLENZA DI GENERE

Probabilmente questo articolo susciterà sconcerto e scarsa adesione soprattutto se viene visto in modo superficiale per cui vi chiedo di riflettere sul suo contenuto.

Premetto che ho massimo rispetto verso le donne vittime di violenza e parto dal presupposto che qualsiasi atto aggressivo vada condannato e punito. Nessuno può permettersi di creare dolore, menomazioni e morte verso un altro individuo

Credo anche che il rispetto vada coltivato e che la scuola, oltre alla famiglia, ha un compito fondamentale fin dalla tenera età.

Il rispetto come elemento sociale deve però riguardare ogni forma di vita e solo nel non sentirci “padroni” di esseri maggiormente indifesi che forse possiamo costruire una società maggiormente evoluta.

Potete pensare che tutto ciò non è in relazione con la violenza di genere ed invece credo che se riuscissimo a rispettare la “mosca” che si muove intorno a noi e che ha diritto di vivere come noi, forse forniremmo degli insegnamenti che andrebbero a tutela di tutte quelle situazioni di abuso ed aggressività verso le donne ed i bambini.

A tal proposito in questi giorni tutti giustamente stanno parlando di violenza contro le donne e quindi dell’importanza della denuncia che non è affatto semplice sia per la condizione di “sudditanza psicologica ed economica che molte donne si trovano a dover affrontare anche con il loro figli.

Nessuno però cita la violenza verso gli uomini che è altrettanto importante perché anche loro, anche se forse in forma minore, sono vittime di violenza.

E’ un argomento che non crea audience e quindi viene poco discusso, anche se, sono aumentate situazioni dove gli uomini sono vittime di donne che magari non agendo una aggressività fisica ma psicologica riesco a distruggere comunque l’individuo maschio.

Non mi piace pensare all’uomo che esercita supremazia verso la donna, ma neppure viceversa, e negli ultimi anni anche gli uomini, come già detto, subiscono violenza, forse un altro tipo di aggressione ma che crea comunque all’interno dell’essere umano stati di profonda sofferenza che possono portare alla depressione maggiore ed al suicidio.

Credo che sia importante sottolineare tutto questo nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, perché la violenza va combattuta sempre sia se è rivolta verso donne, uomini, bambini, animali e piante.

La violenza in qualsiasi contesto genera altra violenza in un escalation che può portare solo distruzione nella nostra società già fortemente minacciata da tanti eventi e fortemente condizionata da tutte le notizie distruttive che riceviamo ogni giorno e che sempre di più stanno introducendo nelle nostre menti il clima di terrore che porta anche qui alla sudditanza.

Altra forma di pericolosa violenza che stiamo subendo passivamente… ma questo è un altro discorso!

Ganzetti Raffaella
Ganzetti Raffaella
Sono nata a Milano ormai molti anni fa e nella mia faticosa vita ho effettuato tante esperienze sia umane che professionali. Ho avuto inizialmente esperienze con bambini anche se il mio interesse si è sempre rivolto alla fascia adolescenziale o giovane adulti. Ho avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con persone con disabilità sia grave che lieve che ai limiti inferiori di norma, occupandomi dell’aspetto educativo e successivamente terapeutico. L’esperienza mi ha portato a ideare modelli d’intervento sempre maggiormente centrati sulla persona che è l’unico protagonista della sua vita anche in caso di disabilità. Nelle diverse formazioni che ho effettuato a genitori e a personale che si occupa di sociale ho sempre cercato di far comprendere l’importanza dell’ascolto empatico, del contenimento emozionale elementi che nel tempo sono diventati la base del mio metodo. Già Direttore Responsabile di un altro giornale on line la cui redazione era formata da persone con disabilità ora mi accingo a portare avanti un nuovo progetto “Milano più Sociale”
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