martedì, Aprile 23, 2024
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Il Cielo rappezzato Daniele – Carletti. A cura di Maria Marchese.

Dalla diaspora tonale, Daniele Carletti individua dettagli vivi e particolari per creare virtuosismi cromatici. 

Ne  “IL CIELO RAPPEZZATO” , il Maestro Ferrarese ama uno spaccato “terraqueo” , che si risolve nella veridicità della riflessione. 

L’autore affida il pigmento colorato alla condizione liquida, perché essa ne amplifichi il suono: appare all’orecchio, allora, un impalpabile “riverbero” , il cui valore sposta l’attenzione dalla sfera sensibile ad uno spazio umano esperienziale profondo. 

Ne alluna le fattezze, col pennello, plasmando “forme udibili” , percettibili allo sguardo. Rende indi quell’eco artistico depositario di un’ intensità simbolica, che frange la soglia della concretezza. Il suolo che si esplora assume allora la voce del pensiero introspettivo personale e altresì universale. 

Daniele Carletti ferma, sulla carta, la composizione fisica di un istante, che coinvolge la mutevolezza esistenziale. In quest’ultimo, due esseri umani giacciono, arenati come barche, sulla sabbia di una rada atemporale. L’autore vivifica poi, mirabilmente, un rammendo nel tessuto aereo e, nel contempo, in quello conoscitivo di entrambi: si può ascoltare, infatti, il rumore dello strappo, ravvivato, dal pittore, e sul velo cartaceo e nella memoria. 

Con perizia sartoriale crea una sutura, figgendo l’ago tra le infinitesimali e fuggevoli trame sabbiose, confermando che le ferite dell’anima possono richiudersi unicamente nel luogo del cuore e del cambiamento. 

“La strada è lunga e verso sera ti parrà di avere sognato la vita. Ma la stanchezza e le ferite ti diranno che avrai proprio vissuto”

Nino Salvaneschi-Contemplazioni del mattino e della sera 1949

Nella verità del sogno reale pulsano così il dolore e il lenimento, ricordando, sia alla diade protagonista dell’opera che agli osservatori, che stiamo vivendo. 

Spazio di divulgazione artistica “Scent of Art” a cura di Maria Marchese.

Ganzetti Raffaella
Ganzetti Raffaella
Sono nata a Milano ormai molti anni fa e nella mia faticosa vita ho effettuato tante esperienze sia umane che professionali. Ho avuto inizialmente esperienze con bambini anche se il mio interesse si è sempre rivolto alla fascia adolescenziale o giovane adulti. Ho avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con persone con disabilità sia grave che lieve che ai limiti inferiori di norma, occupandomi dell’aspetto educativo e successivamente terapeutico. L’esperienza mi ha portato a ideare modelli d’intervento sempre maggiormente centrati sulla persona che è l’unico protagonista della sua vita anche in caso di disabilità. Nelle diverse formazioni che ho effettuato a genitori e a personale che si occupa di sociale ho sempre cercato di far comprendere l’importanza dell’ascolto empatico, del contenimento emozionale elementi che nel tempo sono diventati la base del mio metodo. Già Direttore Responsabile di un altro giornale on line la cui redazione era formata da persone con disabilità ora mi accingo a portare avanti un nuovo progetto “Milano più Sociale”
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