sabato, Luglio 27, 2024

Perchè?

Milano più Sociale ha deciso di astenersi da commenti fin da quando è iniziato COVID19. La redazione non è volutamente entrare nelle diverse discussioni che si sono tenute dall’inizio del contagio. Oggi sono passate diverse settimane e tutti noi continuiamo ad avere dubbi ed interrogativi che, ascoltando i media aumentano la confusione dei nostri pensieri.

Molte persone hanno eseguito tacitamente quanto deciso dal Governo e dalle diverse aziende sanitarie regionali. Siamo rimasti a casa dal lavoro, fatto lunghe file per alimentarci, mentre negli ospedali si è lottato per la vita di tante persone, cercando di preservare la propria.

Abbiamo visto immagini emozionanti, di disperazione: tante bare, persone che hanno lasciato questa vita nel modo più triste: sole, in preda alle loro angosce. Il Governo ha lavorato e non voglio entrare in merito a giudizi o polemiche su quando e quanto adottato dal nostro premier, va detto però che tanti hanno fatto la loro parte.

Ma … vedere continuamente degli spot che chiedono soldi a noi poveri cittadini, molti senza lavoro da settimane, con una cassa integrazione che non arriva, con aiuti promessi che non si vedono, trovo che sia oltraggioso.

Non capisco Perché dobbiamo sostenere noi, ad esempio, la protezione civile che mi risulta essere alle dirette dipendenze del Consiglio dei Ministri, di gente che ci governa e sappiamo quali siano i loro introiti.

E allora mi chiedo: Perché? Perché deve essere sempre il cittadino a versare, a pagare… e i signori, non solo del Governo, ma del Parlamento non si sono neppure degnati di devolvere almeno una piccola parte dei loro stipendi d’oro o delle loro pensioni spesso immeritate.

Perché noi continuiamo ad accettare quasi indifferenti il teatrino che i nostri “politici” fanno, anche quando le questioni sono veramente di difficile risoluzione, riguardano la vita e la morte e la sopravvivenza di molti dei loro cittadini che li hanno votati.

Vorrei che si potesse fare qualche riflessione. Già sappiamo quanto sarà difficile la ripresa. Perché invece di prestiti da parte delle UE che ci porterà al tracollo finanziario, i nostri signori non decidono di ridurre i loro stipendi dando dimostrazione che tutte le belle parole che riceviamo non sono solo vento che attraversa le loro bocche.

Credo che in questo momento si debbano cambiare delle regole. Le denunce sono state fatte. Sappiamo dell’entità di queste cifre. E allora ancora una volta, Perché non riusciamo a reagire?

Perché?

Ganzetti Raffaella
Ganzetti Raffaella
Sono nata a Milano ormai molti anni fa e nella mia faticosa vita ho effettuato tante esperienze sia umane che professionali. Ho avuto inizialmente esperienze con bambini anche se il mio interesse si è sempre rivolto alla fascia adolescenziale o giovane adulti. Ho avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con persone con disabilità sia grave che lieve che ai limiti inferiori di norma, occupandomi dell’aspetto educativo e successivamente terapeutico. L’esperienza mi ha portato a ideare modelli d’intervento sempre maggiormente centrati sulla persona che è l’unico protagonista della sua vita anche in caso di disabilità. Nelle diverse formazioni che ho effettuato a genitori e a personale che si occupa di sociale ho sempre cercato di far comprendere l’importanza dell’ascolto empatico, del contenimento emozionale elementi che nel tempo sono diventati la base del mio metodo. Già Direttore Responsabile di un altro giornale on line la cui redazione era formata da persone con disabilità ora mi accingo a portare avanti un nuovo progetto “Milano più Sociale”
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