martedì, Marzo 19, 2024
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“AVANZI UN ALTRO”, L’ECONOMIA CIRCOLARE DEL CIBO NEL NUOVO LIBRO DI ELENA VIGNI.

Il volume, che raccoglie ricette da realizzare partendo da avanzi e prodotti in scadenza, sarà presentato alle ore 18:30 di giovedì 12 dicembre all’Enterprise Hotel di Milano. Ad affiancare l’autrice ci sarà la nutrizionista Evelina Flachi, volto noto del piccolo schermo. Parte del ricavato della vendita del libro andrà all’associazione benefica CasAmica Onlus.

Scena frequente, e i più la classificano come “peccato veniale”: nel frigo gli avanzi del giorno prima che, per un motivo o per l’altro, presto prenderanno la strada della pattumiera. Sembra cosa di poco conto, ma i dati reali raccontano un’altra storia. Ammonta infatti a oltre 15 miliardi di euro il valore del cibo sperperato ogni anno in Italia, di cui quasi 12 miliardi fanno riferimento al solo contesto domestico. Ebbene, mettendo insieme senso etico, passione per la cucina e amore per la scrittura – non senza una sana vis ironica, giusto per speziare un po’ il tutto – l’autrice Elena Vigni ha ottenuto un valido rimedio contro gli sprechi di tutti i giorni: si intitola “Avanzi un altro – la cucina del riciclo” ed è un libro di ricette molto particolari. Per darsi da fare ai fornelli non servono liste della spesa, ma basta guardare bene tra i ripiani del frigorifero… e così gli avanzi, ma anche i prodotti in scadenza, ritrovano quella gustosa dignità che pensavano ormai smarrita. Economia circolare applicata all’arte culinaria: niente di più attuale!

Il volume “Avanzi un altro”, edito da Phasar Edizioni, farà il suo debutto assoluto alle 18:30 di giovedì 12 dicembre. Appuntamento all’Enterprise Hotel di Corso Sempione, Milano. Con Elena Vigni ci sarà Evelina Flachi, nutrizionista, giornalista, scrittrice e opinionista scientifico conosciuta dal grande pubblico per le collaborazioni con i programmi Rai “La prova del cuoco”, “Detto Fatto” e “Unomattina”. A lei il compito di dialogare con l’autrice a proposito dei contenuti del libro e della scelta di dedicarlo alla “seconda possibilità” delle vivande, oltre a portare un qualificato contributo sul tema dell’educazione alimentare. Interverrà inoltre Giuliana Malaguti, responsabile comunicazione della Fondazione Banco Alimentare Onlus.

Novità editoriali, scienza in cucina, consumi responsabili. Gli ingredienti per preparare qualcosa di buono già ci sarebbero, senza necessità di aggiunte. Ma Elena Vigni, fedele alla missione che si è autoimposta da quando ha deciso di pubblicare a stampa le proprie fatiche, ha voluto aggiungerne uno che ben si accosta a ogni preparazione: la solidarietà. Parte del ricavato delle copie vendute al termine della presentazione, infatti, andrà ai progetti natalizi di CasAmica Onlus, associazione senza scopo di lucro che – a Milano da oltre 30 anni e dal 2016 a Roma e Lecco – offre accoglienza ai malati in cura presso gli Istituti Sanitari di eccellenza delle tre città e ai loro familiari accompagnatori. Attualmente CasAmica Onlus gestisce 6 case, aperte 365 giorni all’anno, per un totale di circa 180 posti letto. Una casa di Milano e una parte di quella di Roma sono dedicate all’ospitalità gratuita dei bambini malati e delle loro famiglie. «Basta poco per fare tanto – dice Elena Vigni, che è intenzionata a devolvere ad enti e associazioni no profit parte dei proventi di ogni presentazione futura del libro – 141 ricette per una buona causa è quello che propongo con questo mio progetto. Sono molto grata alla vita per non aver mai sofferto la fame. Ma questo non basta. La gratitudine e il bene devono essere attivi e ognuno di noi può fare qualcosa per gli altri, poiché l’attivismo è l’unico modo per dare un contributo e rendere il mondo un posto migliore. Io scrivo per passione e per missione e gran parte dei proventi di ogni mio progetto editoriale viene devoluta in beneficenza. Con l’acquisto di “Avanzi un altro”, oltre ad imparare a riciclare i tuoi avanzi con l’aiuto di fantasiose ricette, contribuirai a far avere un pasto caldo a chi non ne ha le possibilità».

«Ce l’avete presente quelle modelle con taglia manichino, – scrive Elena Vigni sul risguardo di copertina del libro – dall’aria un po’ altezzosa, che mangiano prosciutto solo se è di Prada e il dolce solo se è Gabbana? Che hanno in frigo solo una maschera refrigerante per occhi e che frequentano esclusivamente ristoranti che propongono piatti in cui non c’è rapporto tra lunghezza del nome sul menù e spazio occupato nel piatto? Fortunatamente “Avanzi un altro” e le sue appetitose ricette svuotafrigo non fanno per loro! Cucinare con gli avanzi ci permette di recuperare i resti del giorno prima con grande beneficio per le nostre tasche, risultando anche un contributo attivo alla lotta contro lo spreco alimentare. Ritornare a dare il giusto valore a tutto quello che acquistiamo per alimentarci, utilizzandolo al meglio e non sprecandolo, ci rende, oltre che responsabili, persone migliori».

Tra le pagine si respira una filosofia di rispetto delle nostre risorse alimentari, così cara alle vere massaie. Soprattutto quelle di cui si conservano fotografie in bianco e nero. Del resto, e lo ricorda la stessa Vigni nel volume, l’idea di un libro di ricette con gli avanzi non è inedita. Diversi gli esempi “storici” di questo tipo di letteratura, anche in epoche piuttosto remote. Ma il fatto nuovo, anzi nuovissimo, sta nel senso assunto in rapporto al contesto sociale: un tempo lo scopo era quello di dare indicazioni pratiche a chi comunque non sarebbe mai stato sfiorato dall’idea di buttar via del cibo, mentre oggi queste ricette suonano come un’esortazione. Ovvia finché si vuole, ma troppo spesso disattesa.

ELENA VIGNI

Con una laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne appesa al muro, una tesi in Sociolinguistica nel cassetto, un periodo di vita a Miami in Florida e molti viaggi alle spalle, l’autrice, negli ultimi anni, ha spostato il suo interesse alla vita domestica, concentrando le sue attenzioni sulla famiglia, sui suoi adorati gatti, sul lavoro e sulla passione per la scrittura. In questo quadretto privato, i fornelli occupano uno spazio importante, non tanto sotto l’aspetto temporale, quanto nel rispetto verso il cibo e la relativa cucina anti-spreco. Tra i suoi scritti, ricordiamo il romanzo “Ultimo tanga a Miami”, il saggio “Spanglish, Spagnolo e Inglese negli Stati Uniti d’America”, oltre al racconto “Strasbi, l’amore non è cieco è STRASBIco”.

EVELINA FLACHI

Dopo studi di medicina e laurea in Biologia presso l’Università degli Studi di Milano si è specializzata in Scienza dell’Alimentazione nel 1977. È Presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare (www.foodedu.it) e componente del Comitato Tecnico scientifico sull’Educazione Alimentare del MIUR ( 2009-2021). Ha partecipato inoltre al tavolo tematico «Educazione Alimentare» della Carta di Milano consegnata a Bank-i-Moon come eredità di Expo 2015 e ai tavoli tematici Salute e Agroalimentare in preparazione di Expo (2014-2015). È membro delle più importanti associazioni scientifiche nazionali e internazionali di Scienza dell’Alimentazione .

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Ganzetti Raffaella
Ganzetti Raffaella
Sono nata a Milano ormai molti anni fa e nella mia faticosa vita ho effettuato tante esperienze sia umane che professionali. Ho avuto inizialmente esperienze con bambini anche se il mio interesse si è sempre rivolto alla fascia adolescenziale o giovane adulti. Ho avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con persone con disabilità sia grave che lieve che ai limiti inferiori di norma, occupandomi dell’aspetto educativo e successivamente terapeutico. L’esperienza mi ha portato a ideare modelli d’intervento sempre maggiormente centrati sulla persona che è l’unico protagonista della sua vita anche in caso di disabilità. Nelle diverse formazioni che ho effettuato a genitori e a personale che si occupa di sociale ho sempre cercato di far comprendere l’importanza dell’ascolto empatico, del contenimento emozionale elementi che nel tempo sono diventati la base del mio metodo. Già Direttore Responsabile di un altro giornale on line la cui redazione era formata da persone con disabilità ora mi accingo a portare avanti un nuovo progetto “Milano più Sociale”
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