giovedì, Marzo 28, 2024
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Il B&B Sant’Orsola non è come tutti gli altri: storie di vita raccontate nel nuovo romanzo di Dario Nobile.

Se trasferirsi in un’altra città fosse questione di vita o di morte? Se la condivisione forzata degli spazi diventasse un’opportunità di confronto?

E se scrivere un libro a riguardo fosse un ottimo pretesto per analizzare una situazione sociale che tocca da vicino molti italiani?

Il romanzo B&B Sant’Orsola di Dario Nobile è tutti questiSe.

La semplicità e la routine in cui vivono i coniugi Latella hanno posto un limite non indifferente: sono lontani dai figli e dai nipoti trasferitisi negli USA.

L’insoddisfazione personale e professionale di Laura hanno innescato un tradimento nei confronti di Michele, suo marito.

Massimo, giovane ventitreenne, ha una vita perfetta e brillante con tante prospettive e opportunità, sostenuto sempre dalla fidanzata e dalla madre.

Un dirompete romanzo – edito da/Edizioni Montag – che abbraccia storie di vita di persone comuni con problemi comuni che vengono stravolte, come un fulmine a ciel sereno, dall’avvento di un ospite indesiderato.

Dario Noobile

Da questo momento, la quotidianità dei personaggi precipita in un enorme disagio che culmina con l’amara ma necessaria scelta di trasferirsi per godere di assistenza migliore. La solitudine, l’ansia e l’incapacità di gestione della situazione fanno da cornice alle vicende dei protagonisti finchè le loro vite non si incontrano in una Bologna accogliente e solidale diventando figlie di un solo spazio: il B&B Sant’Orsola.

L’atmosfera che si respira emerge dalle pagine del libro in un modo sorprendente e tangibile: ci si dimentica dell’infelice situazione e delle sue conseguenze per concentrarsi sulla stabilità emotiva che pian piano i protagonisti maturano. Infatti, dopo aver toccato il fondo risalgono a galla facendo i conti con il proprio vissuto. Lo scrittore Dario Nobile enfatizza, in particolare, un aspetto interessante: non si parla più del tragico evento come ostacolo alla vita ma come pretesto per cambiarla, per risolvere i drammi precedenti.

L’iniziale diffidenza, i numerosi spazi comuni e la poca serenità dovute a quel soggiorno forzato si trasformeranno in opportunità di solidarietà, sfogo e confronto. Tra i protagonisti si instaureranno lunghe amicizie indissolubili nel tempo che solo la condivisione di certe esperienze può generare.

La magia del B&B Sant’Orsola emerge grazie alle attività quotidiane di Paolo e suo padre, gestori del B&B, e di Silvano, un tipo alquanto bizzarro addetto all’accoglienza. La dedizione, nonché l’aver vissuto in prima persona lo stesso dolore che ora affligge i loro ospiti, li ha spinti a ricreare nel B&B l’ambiente domestico che i protagonisti sono stati costretti a lasciare.

Non un semplice romanzo di migrazione sanitaria, ma un vero e proprio scrigno di riflessioni e analisi introspettive, di immedesimazioni e proposte di pensiero. Un testo corale che racchiude storie umane e che al contempo denuncia una problematica molto frequente nella vita del Mezzogiorno d’Italia, dando voce a milioni di persone.

Lo scrittore Dario Nobile, sentendosi vicino ai fatti che racconta, ha deciso di devolvere i propri proventi a una ONLUS che si occupa di assistenza ai malati oncologici”

Ganzetti Raffaella
Ganzetti Raffaella
Sono nata a Milano ormai molti anni fa e nella mia faticosa vita ho effettuato tante esperienze sia umane che professionali. Ho avuto inizialmente esperienze con bambini anche se il mio interesse si è sempre rivolto alla fascia adolescenziale o giovane adulti. Ho avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con persone con disabilità sia grave che lieve che ai limiti inferiori di norma, occupandomi dell’aspetto educativo e successivamente terapeutico. L’esperienza mi ha portato a ideare modelli d’intervento sempre maggiormente centrati sulla persona che è l’unico protagonista della sua vita anche in caso di disabilità. Nelle diverse formazioni che ho effettuato a genitori e a personale che si occupa di sociale ho sempre cercato di far comprendere l’importanza dell’ascolto empatico, del contenimento emozionale elementi che nel tempo sono diventati la base del mio metodo. Già Direttore Responsabile di un altro giornale on line la cui redazione era formata da persone con disabilità ora mi accingo a portare avanti un nuovo progetto “Milano più Sociale”
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