Scopriamo le diverse analogie e divergenze nel modo di ottenere risultati terapeutici della Agopuntura Cinese e dell’Omeopatia.
Molte sono le analogie (principi base, concetti e finalità) tra le due metodiche.
Le divergenze, invece, appaiono nel modo di ottenere i risultati terapeutici.
Mentre la Medicina Tradizionale Cinese utilizza una ricca farmacopea, gli aghi, il massaggio e la moxa per il riequilibrio energetico, gli omeopati il Rimedio unico diluito e dinamizzato.
Vediamo in dettaglio:
Agopuntura Cinese.
Gli aghi, fatti di materia, agiscono sull’energia dell’organismo.
Partono dalla superficie e si dirigono in profondità in tre tempi (Cielo, Uomo, Terra).
Sollecitano le capacità difensive raccogliendo l’Energia dove è presente in modo stagnante, inutilizzata o bloccata (xue e qi), e la portano dov’è necessario. L’effetto può essere potenziato dalla rotazione manuale, dal calore (Moxa) o dall’elettricità (Elettroagopuntura).
Il fine ultimo è il movimento, la penetrazione dello YANG nello INN e viceversa, che permette lo smaltimento progressivo, da dentro in fuori (Biao/Li), delle Energie Perverse seguendo il decorso di canali ben definiti (King Mo Meridiani), vie preferenziali del flusso dell’Energia.
È un trattamento ponderale, perché praticato con materia (aghi), che tende a normalizzare il rapporto tra INN e YANG nel senso opposto alla malattia (riempie un vuoto, svuota un pieno, tonifica le zone deboli, disperde quelle troppo cariche di energia) partendo dal concetto-base teorico che gli influssi reciproci dei cinque elementi tra loro devono essere armonici e fluidi (Contraria Contrariis Curentur).
A tal proposito val la pena precisare che, per i Cinesi, la “tonificazione” e la “dispersione” comportano solo delle variazioni qualitative dell’Energia, poiché quest’ultima non viene “creata” ma si “trasforma” in virtù del presupposto che l’Energia (che è una ed indivisibile pur con vari aspetti funzionali), per definizione e per caratteristica intrinseca vive di motu proprio in perenne dinamismo.
Tale trattamento può essere ripetuto anche a breve distanza per ottenere risultati più duraturi. L’importante è conoscere le regole dell’arte della Agopuntura.
Tuttavia bisogna valutare il grado di malattia, la sua localizzazione e l’evoluzione; inoltre, bisogna stare attenti allo stato generale dell’Energia.
Infatti, quando l’energia Tinh è troppo debole, si consiglia di utilizzare i sapori cioè i medicamenti (lo INN) per tonificare lo YANG, poiché la puntura lede in qualche modo l’energia del corpo già impegnata nel conflitto contro la noxa morbigena.
In ogni caso rispettare il TAO è fonte di per sé di salute.
L’agopuntura è energetica; può agire solo alla presenza delle Energie Vitali.
Per una corretta terapia, ci si deve basare sulla legge dei Cinque Elementi.
Omeopatia.
Il farmaco omeopatico, detto Rimedio, fatto di energia potentizzata dai procedimenti di diluizione, dinamizzazione e succussione, agisce sulla materia dell’organismo. Tale energia (molecolare? atomica?) viene introdotta all’interno dell’organismo una sola volta (Omeopatia Unicista).
Il contatto energetico tra la sostanza, scelta in base al criterio dei simili (Similia Similibus Curentur), sperimentata sull’uomo sano, e dinamizzata dal procedimento della diluizione, e la mucosa del cavo orale del paziente è immediato. Il Rimedio, così, fa già parte dell’organismo, di cui è probabilmente un biocatalizzatore (diluizione infinitesimale, dose unica) e agirà stimolando la Forza Vitale assopita o repressa. Il risultato non si farà attendere.
La durata d’azione, se non contrastata da altri farmaci o interventi intempestivi (fenomeno detto “soppressione”) può essere anche molto lunga (mesi, anni).
Il trattamento è effettuato considerando il Miasma Cronico “dinamico” del paziente (Psora, Sicosi e Sifilide), cioè il tipo peculiare di reattività dell’organismo a una determinata noxa in quel preciso momento, che, a sua volta, è in funzione della propria costituzione.
Occorre pertanto valutare inizialmente la “tematica di fondo” e successivamente l’evoluzione dinamica della patologia del soggetto; il fine ultimo terapeutico è l’equilibrio psorico.
La conoscenza della Materia Medica (attraverso l’uso del Repertorio) e della Dinamica Miasmatica (attraverso l’anamnesi Biopatografica) sono i pilastri della pratica clinica nella Medicina Omeopatica.
Pertanto, ecco le differenze di metodo, scopo ed effetti tra Agopuntura e Omeopatia:
OMEOPATIA AGOPUNTURA
Similia Similibus Curentur Contraria Contrariis Curentur
effetti di ε=energia su μ=materia effetti di μ=materia su ε=energia
agisce dall’interno agisce dall’esterno
usa una dose infinitesimale la dose è ponderale
effetto potenza (diluizione CH) effetto potenza (con aghi e moxa)
agisce sui tre Miasmi agisce sul conflitto INN/YANG
trattamento con dose unica trattamento ripetuto
azione profonda duratura azione superficiale ma rapida
controlla la Psora Primaria cura la Sicosi e la Sifilide
azione terapeutica e preventiva azione preventiva e terapeutica
equilibrio energetico a lungo termine equilibrio energetico a breve termine.
Conclusione
La vera via, come sempre sta nel mezzo.
Esistono due tipi di trattamento delle malattie che, pur partendo da presupposti storici, teologici, filosofici, sociologici, culturali e metodologici differenti, presentano notevoli punti di contatto tra loro distaccandosi da tutte le altre forme di Medicina vuoi organicista vuoi energetica.
Infatti. la Medicina Tradizionale Cinese e l’Omeopatia Hahnemanniana sono più vicine tra loro di quanto non si pensi; hanno il privilegio di considerare l’Uomo (microcosmo) non separato dall’ambiente (macrocosmo) sia naturale (cicli stagionali, eventi cosmici, virus e batteri) sia soprannaturale (DIO), e di vedere le malattie come un alterato rapporto tra questi due termini.
La giusta valutazione contemporanea del duplice aspetto materiale ed energetico dell’Uomo conferma il carattere di Medicina Totale, poiché viene rispettato l’equilibrio di queste due forze nell’integrità psiche/soma.
Si dissociano invece, a mio avviso, nell’aspetto pratico e nei risultati.
Possiamo affermare che l’Omeopatia è valida per tutte le età, per tutte le malattie sia strettamente organiche sia prettamente funzionali o psichiche, sia acute sia croniche, che la sua azione è a volte meno rapida ma sicuramente più duratura, che il suo fine ultimo è il ripristino del naturale rapporto tra Sé, ambiente e Dio. L’Omeopatia è regola di vita. La persona curata in modo omeopatico reagisce meglio agli eventi cosmici, ha più coscienza di sé e dei suoi limiti, ricupera un’equilibrata capacità di giudizio, assolve i suoi obblighi sociali, familiari e affettivi con raziocinio e correttezza. È l’equilibrio tra intelletto e volontà, come espresso nella filosofia tomistica.
L’Agopuntura Tradizionale Cinese, invece, richiede cautela in corso di malattie acute, in certe condizioni della vita (gravidanza, senilità), nei bambini, nei soggetti pavidi e defedati, nei quali è preferibile un trattamento con moxa o con il massaggio. Per ottenere risultati duraturi, le sedute devono essere ripetute spesso, anche a breve distanza di tempo. Il trattamento, per essere completo, deve essere associato a un regime di vita e alimentare adeguato, cosa non sempre realizzabile nella pratica quotidiana. Dopo numerose sedute, il paziente è sicuramente più resistente alle malattie, ha accelerato il processo di maturazione psicofisica aiutato dal medico-terapeuta ma, tuttavia, non riesce ancora a rendersi conto di tal evoluzione né si sente co-protagonista della guarigione, poiché il rapporto medico-paziente, con la mediazione dello strumento-ago, assume nella pratica corrente un aspetto spesso automatico o impersonale, a volte frettoloso e semplicistico. Quest’atteggiamento è tipico del moderno indirizzo Riflessoterapico dell’Agopuntura Tradizionale Cinese. Comunque, l’Agopuntura permette di ricuperare l’armonia del TAO: è Medicina preventiva, curativa ed eugenetica.
Pertanto, se è vero che le due metodiche mediche, di tipo energetico, tenderebbero a escludersi a vicenda (l’Energia è una sola), tuttavia, sulla base dei diversi modi di azione, possono essere utilmente associate per ottenere risultati più completi e duraturi.
Le due Medicine non sono antitetiche ma complementari, e gli effetti che si ottengono, associandole o alternandole al momento opportune, sono non solo di sommazione ma anche di potenza, in ogni caso di sinergismo[1].
[1] Testo estratto dal mio libro Agopuntura e Omeopatia. Complementarietà o antitesi? Edizioni Mnamon, Milano, 2016.